26 Marzo 2024 - 18:48:07
di Martina Colabianchi
“È accaduto, dunque, il grave episodio che abbiamo sempre sperato non si verificasse, un omicidio in pieno centro storico, presumibilmente legato ad un regolamento di conti per droga, l’ultimo in ordine di tempo di un’escalation di accadimenti sui quali si continua a far finta di nulla, nell’intento di propinare ai media l’idea di una città sicura e in cui tutto va bene, sminuendo e derubricando a fatti marginali delle criticità sempre più evidenti legate ad una crescente propensione a delinquere in città“.
Così, in una nota, il consiglieri comunali de Il Passo Possibile Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni in merito al tragico fatto di cronaca avvenuto lo scorso 22 marzo in via Fortebraccio e che ha scosso notevolmente l’opinione pubblica, riaccendendo il dibattito politico sulla sicurezza in città.
“Come non ricordare anche ciò che accade da settimane dinanzi a Palazzo Selli, in un edificio abbandonato e non ricostruito, oggi occupato impropriamente da spacciatori e l’intera Via Paganica resa inavvicinabile ai più, con ciò mettendo a rischio la serenità e persino la sicurezza di chi lì intorno ci vive, se si è arrivati persino a vedersi impedito il passaggio per il normale rientro a casa… o al Terminal di Collemaggio, luogo tra i preferiti dagli spacciatori anche di giorno e dove, non più tardi due anni fa, morì un ragazzo per overdose…siamo all’assurdo, condotte che destano forti preoccupazioni, ma tant’è!. Oppure i sempre più diffusi furti nelle abitazioni, anche a mano armata, che i cittadini inermi subiscono da mesi e mesi ed i cui appelli per un maggior controllo sul territorio cittadino, specie nelle tante frazioni bersagliate da vere e proprie bande in azione, sembrano puntualmente cadere nel vuoto, come pure i nostri appelli d’intervento in tal senso“.
“Dispiace ascoltare dal sindaco, a margine dell’omicidio che ha sconvolto l’intero capoluogo abruzzese, che c’è la volontà di dare alla città “un moderno impianto di videosorveglianza che porterà a circa 1000 il numero delle telecamere presenti sul territorio che spesso si rivelano elementi essenziali ai fini della positiva conclusioni delle indagini”, se è vero come è vero che i due malviventi siano stati assicurati alla giustizia grazie alle immagini riprese su Via Fortebraccio da telecamere di un’abitazione privata e non certo da quelle pubbliche che evidentemente avrebbero potuto ( e dovuto) già essere lì come altrove“, affondano i consiglieri.
“Un tentativo di confondere nel momento in cui, piuttosto, molto si sarebbe dovuto già fare in ottica sicurezza, – proseguono – basti pensare al 23 novembre 2022 data in cui, con la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 137 del 25.11.2022 recante ad oggetto: “IV VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2022-2024”, furono previste risorse per ben € 4.000.000,00 per la realizzazione della rete integrata di videosorveglianza ad lato contenuto tecnologico, provenienti dal Fondo Complementare al Pnrr per le aree del sisma 2009-2016 ed a gestione diretta del Comune (!). Un proposito, perché tale è rimasto, rilanciato un anno fa ancora una volta dal Sindaco e dall’Assessore di riferimento in un’apposita conferenza stampa in cui il Comune, allora come oggi (!) annunciò l’imminente istallazione di “1000 telecamere di videosorveglianza per la sicurezza dell’Aquila e delle sue 60 frazioni”, esplicitando in quella stessa occasione che Il 25% delle telecamere sarebbe stato installato entro il 31 dicembre 2023, un altro 50% entro fine 2024, l’ultimo 25% entro il 30 giugno 2025“.
“Quale lo stato dell’arte ad oggi, cosa si è fatto di quanto promesso, quante videocamere sono state istallate e dove finora, nel momento in cui si parlava di scuole, di parchi, delle strade comunali, provinciali e statali, di sottopassi ferroviari, stadi e centri sportivi, ospedali e distretti sanitari, aree del Progetto Case e dei Map, cimiteri e monumenti dei centri storici. Quali centrali operative delle forze dell’ordine sono già state investite della funzionalità annunciata sulla sicurezza? Nelle frazioni, poi, si interverrà sul serio e con quale criterio?“.
“Dinanzi al malcontento dei cittadini che non si sentono più protetti da un’Amministrazione comunale sempre più latitante sulla sicurezza urbana, che non li tutela a dovere, che non riesce ad incidere sul crescente disagio sociale, specie dei più giovani, e sulla regolamentazione e il controllo degli spazi della collettività, torniamo a chiedere a gran voce come gruppo consiliare più attenzione alla prevenzione e maggior responsabilità d’intervento, onde evitare che si arrivi ad un punto di non ritorno e ci lasciamo assuefare al peggio“, concludono i rappresentanti de Il Passo Possibile.