28 Marzo 2024 - 18:53:21
di Martina Colabianchi
“Abbiamo deciso di impugnare la sentenza del Tar perché riprende pari pari la relazione che ha fatto l’Asfisa nella sua memoria difensiva. Noi riteniamo che quest’agenzia che dovrebbe tutelare l’incolumità pubblica, e la salvaguardia dell’incolumità pubblica, abbia fatto un provvedimento salomonico sulla base di una non meglio precisata pressione mediatica“.
Così, ai microfoni di LaQtv, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi in merito alla sentenza del Tar Abruzzo che ha rigettato il ricorso del Comune dell’Aquila per l’annullamento del provvedimento con cui l’Ansfisa (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie delle Infrastrutture Stradali e Autostradali) prescrive lo stop della funivia del Centro Turistico del Gran Sasso il prossimo 1° maggio, con a seguire la sostituzione delle quattro funi portanti.
“Il nostro fine, con il ricorso, non era riaprire la funivia per mettere a rischio le persone, ma era avere certezza circa le prescrizioni che ci sono state fatte, che noi continuiamo a ritenere errate, cervellotiche e che creano un precedente incredibile perché così in Italia chiunque fa un esposto sulla base di una suggestione personale e non sulla base di criteri di legge potrebbe far chiudere qualsiasi tipo di impianto a fune – prosegue il primo cittadino -. Purtroppo, la storia dell’Italia è piena di persone che non si prendono responsabilità pur avendo ruoli di responsabilità. Ora dobbiamo eseguire le sentenze e faremo tutto ciò che è possibile, a partire dal reperimento dei 4 milioni di euro per la sostituzione delle funi“.
Biondi, infine, ha avuto anche modo di replicare al duro comunicato congiunto dei consiglieri di minoranza in Consiglio comunale che sono tornati a chiedere le dimissioni dell’Amministratore Unico del Centro Turistico del Gran Sasso, Dino Pignatelli, e un Consiglio straordinario per fare chiarezza sulla vicenda.
“Penso che quella dell’opposizione sia un’operazione illogica in quanto non è in grado di fare una proposta e quindi, di tanto in tanto, si ravviva su queste situazioni – afferma il sindaco -. Il Centro Turistico, l’Amministratore Unico, il Direttore di esercizio hanno sempre eseguito alla lettera le prescrizioni di legge. Ricordo, addirittura, che al Centro Turistico prima si pagavano gli stipendi con i fondi per gli investimenti, non erano accantonate le somme per le manutenzioni. Tutto quello che è stato fatto per la sicurezza dei cittadini, per l’impianto a fune e per il trasporto pubblico locale rappresentato dalla funivia e dagli impianti è stato fatto da Guido Bertolaso e dall’amministrazione di centrodestra“.