03 Aprile 2024 - 16:52:03

di Tommaso Cotellessa

A poco meno di due anni di distanza da quel tragico 18 maggio 2022, in cui un’auto sfrenata travolse cinque bambini fuori dall’ingresso della scuola dell’infanzia I maggio in via Salaria Antica est all’Aquila provocando la morte del piccolo Tommaso D’Agostino di 4 anni, i familiari del bambino hanno avanzato la richiesta di un risarcimento danni di 2 milioni di euro.

Nel corso dell’udienza che è stata celebrata oggi l’avvocato Tommaso Colella, legale della parte civile, ha inoltre citato come responsabili del drammatico evento il ministero dell’Istruzione, il Comune dell’Aquila e l’assicurazione dell’auto che travolse i bambini.

Sempre nel corso dell’udienza di oggi il Giudice per le Udienze Preliminari Guendalina Buccella non ha ammesso due associazioni  che operano per i diritti delle persone vittime di incidenti stradali che avevano chiesto di entrare nel procedimento.

L’udienza è stata aggiornata al 26 giugno prossimo. In il legale Francesco Valentini, che difende la 39enne bulgara Zhorova Radostina Balabanova alla quale sono contestati i reati di omicidio stradale, ha annunciato che richiederà il rito abbreviato per la sua assistita, alla quale sono contestati i reati di omicidio stradale e lesioni.

La donna sarebbe accusata  di aver parcheggiato l’auto senza mettere il freno a mano, per poi scendere dal veicolo per recarsi a riprendere da scuola i suoi due figli. La donna però, secondo quanto ricostruito, ha lasciato solo a bordo il terzo figlio di 11 anni, il quale, secondo la Procura, avrebbe  mosso la leva del cambio facendo muovere in discesa la macchina, portando al tragico evento. Secondo i periti la macchina dopo essere stata sfrenata avrebbe raggiunto una velocità di 27  chilometri orari.

Fra i soggetti che rischiano di andare a processo ci sono inoltre il responsabile del servizio prevenzione dell’istituto comprensivo Mazzini del quale fa parte la scuola dell’infanzia di Pile, Bruno Martini, aquilano di 60 anni, il responsabile del settore edilizia scolastica del Comune dell’Aquila e direttore dei lavori nell’appalto del complesso scolastico Antonello Giampaolini, aquilano di 60 anni e la dirigente scolastica della scuola, Monia Lai, aquilana di 48 anni. I tre  soggetti citati sono difesi dagli avvocati Mauro Ceci, Luisa Leopardi, Massimo Carosi ed Antonella Pellegrini. 

I soggetti sopra citati sarebbero  tutti accusati in concorso di omicidio stradale  per i ruoli che ricoprivano all’epoca dei fatti.