03 Aprile 2024 - 18:17:57

di Tommaso Cotellessa

Da Montecitorio il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha lanciato un appello per ottenere maggiori risorse per i collegamenti infrastrutturali del paese, così da contrastare l’isolamento infrastrutturale dell’Abruzzo, che il presidente definisce una perequazione

Le dichiarazioni di Marsilio, rilasciate nel corso dell’audizione in Commissione alla Camera nell’ambito dell’esame del disegno di legge, già approvato dal Senato, sull’autonomia differenziata delle Regioni, rientrano nel procedimento di disamina della riforma.

Se in questo percorso di autonomia si vuole investire davvero sulla perequazione infrastrutturale bisogna mettere risorse importanti per cucire il Paese, perché a metà dello stivale nei collegamenti trasversali e longitudinali tra Nord e Sud e tra Est ed Ovest vedono l’Abruzzo esattamente al centro del sistema Paese, ed è una questione nazionale risolvere definitivamente questo tema. Abbiamo fatto i primi passi, bisogna completare l’opera”. Queste le parole pronunciate da Marsilio in risposta ad alcune domande rivoltegli durante l’audizione.

Se dal capoluogo di regione non c’è un collegamento diretto con la capitale della Repubblica – ha sottolineato – e siamo a meno di cento chilometri di distanza tra L’Aquila e Roma e andarci in treno significa un cambio o a Sulmona o a Terni, e metterci tre ore e mezza per colmare cento chilometri mentre tra Milano e Bologna, tra Bologna a Firenze, tra Roma e Napoli si viaggia a 250-300 chilometri all’ora e qualcuno da noi viaggia a 50 o 60 km all’ora, questa è una vera sperequazione sulla quale dobbiamo intervenire, e sulla quale chiedo, in questa occasione, al Parlamento. Non è una questione regionale, stiamo parlando di una Regione che è al centro dell’Italia, non è così poverissima, siamo al settima regione industrializzata in Italia e abbiamo un Pil medio e reddito pro capite ormai prossimo a quello della media nazionale, quindi non siamo in una condizione di sottosviluppo

Inoltre Marsilio, nel corso dell’udienza, ha anche affrontato il tema delle scuole sostenendo che l’autonomia differenziata delle Regioni sarebbe utile per affrontare in maniera diversa il tema del dimensionamento scolastico.

Ogni anno – ha ricordato Marsilio citando il film ‘Un mondo a parte’ di Riccardo Milani, girato a Pescasseroli (L’Aquila) e nelle sale cinematografiche in questi giorni, pellicola che affronta la tematica dello spopolamento nei piccoli Comuni di montagna – ci troviamo a dover fare questo passaggio che in virtù della dinamica demografica produce, quasi tutti gli anni, una contrazione del numero degli istituti e dell’autonomia di questi, con accorpamenti di direzioni, quando non addirittura la chiusura delle scuole soprattutto nelle località montane“.

Secondo Marsilio “questo è uno degli esempi in cui se le Regioni avessero maggiore grado di autonomia e la possibilità di gestire e magari di accollarsi gli oneri di una scuola aperta in più e di una direzione scolastica in più – che non sono oneri stratosferici da sostenere – rispetto ai quali invece oggi c’è il centralismo dello Stato e addirittura dell’Europa perché il tema del dimensionamento scolastico nasce anche da un preciso impegno dei Governi precedenti”