04 Aprile 2024 - 10:03:26

di Angelo Liberatore

A metà marzo la Polizia dell’Aquila ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di altrettanti cittadini palestinesi accusati di terrorismo.

Oggi l’udienza al Tribunale del Riesame.

Fuori dal Palazzo di giustizia del Capoluogo abruzzese presidio di solidarietà nei confronti dei tre arrestati.

Si tratta di Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh.

I tre, stando al fascicolo d’indagine, sarebbero accusati di far parte delle “Brigate Martiri di Al-Aqsa“, di averne costituito una sorta di costola (il “Gruppo di risposta rapida – Brigate Tulkarem“) e di aver pianificato attentati contro obiettivi militari e civili, in particolare in Cisgiordania.

Dal presidio di solidarietà per Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh la voce che si alza è però assai diversa.

Nessuna azione militare – viene detto – e nessuna volontà terroristica.

Yaeesh, Irar e Doghmosh mettono al centro solo il diritto della Palestina ad esistere in autonomia.

Le accuse ed i mandati di cattura, in pratica, sarebbero arrivati con l’intento di delegittimare (e, di più, criminalizzare) ogni tentativo di resistenza palestinese nei confronti di Israele.