12 Aprile 2024 - 12:47:24
di Tommaso Cotellessa
Dopo settimane di fuoco e di timore per le sorti della Funivia del Gran Sasso la Giunta comunale ha dato il via libera alla sostituzione delle quattro funi portanti, intervento senza il quale l’impianto sarebbe stato costretto all’interdizione del servizio.
Nel corso della mattinata l’esecutivo ha approvato l’atto di indirizzo con cui viene demandato al dirigente del settore competente, quello delle Opere pubbliche, di predisporre e adottare tutti gli atti necessari per gli interventi sull’infrastruttura per i quali sarà costituito un gruppo di lavoro ad hoc.
Come riportato nel testo della delibera il ricambio dei cavi è considerato indispensabile: “per consentire la prosecuzione dell’esercizio pubblico dell’impianto a fune inserito, unico caso in Regione, nel sistema del Trasporto Pubblico Locale (TPL) regionale. A tale esercizio è collegata sia la possibilità di tenere aperta al pubblico la stazione sciistica di Campo Imperatore (gestita dal Centro Turistico Gran Sasso, Società per Azioni con Socio unico il Comune dell’Aquila), sia quella di consentire il collegamento ‘estivo’ a fini turistici da Fonte Cerreto a Campo Imperatore, attivo dagli anni 30 del Secolo scorso”.
Già nei giorni scorsi il sindaco, Pierluigi Biondi, aveva annunciato la predisposizione di un emendamento da 4 milioni di euro per finanziare l’iniziativa, a valere sui fondi dell’avanzo di amministrazione libero risultante dal rendiconto di gestione e che verrà portato all’attenzione del Consiglio Comunale in sede di discussione del rendiconto del bilancio dell’Ente.
Ricordiamo che l’indicazione della sostituzione era inserita tra le prescrizioni contenute nel provvedimento di nulla osta tecnico con cui l’Agenzia nazionale per sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali ha dato il via libera, l’11 gennaio scorso, alla riapertura al pubblico della funivia. Provvedimento su cui, dopo il pronunciamento del Tar che ha respinto il ricorso del Comune con cui ne chiedeva l’annullamento, si dovrà pronunciare il Consiglio di Stato.
“L’amministrazione non rimane alla finestra in attesa che l’iter giudiziario della vicenda venga definito ma si è attivata con tutte le iniziative utili per salvaguardare la nostra montagna e il lavoro degli operatori del comparto turistico e del Ctgs. – spiegano il sindaco Biondi e l’assessore alle Opere pubbliche, Vito Colonna – Si tratta di un’operazione complessa e impegnativa, anche sotto il profilo finanziario, su cui il Comune, con grande senso di responsabilità, sta mettendo tutto il suo impegno per superare criticità generate da una disposizione che continuiamo a ritenere incongrua e impone di anticipare un intervento previsto per il 2028“.