15 Aprile 2024 - 18:57:37

di Tommaso Cotellessa

Nella tumultuosa seduta odierna del Consiglio comunale dell’Aquila, un ordine del giorno proposto dalla consigliera Stefania Pezzopane del Partito Democratico è stato respinto, evidenziando le divisioni all’interno dell’assemblea sulla questione dell’Autonomia differenziata regionale.

L’ordine del giorno, che mirava a impegnare l’amministrazione locale a chiedere il ritiro del disegno di legge sull’autonomia differenziata regionale attualmente all’esame della Camera dei Deputati, ha ottenuto 11 voti favorevoli da parte dei gruppi di opposizione ma è stato respinto con 14 voti contrari, principalmente dalle forze di maggioranza.

Secondo la consigliera Pezzopane, il disegno di legge sull’autonomia differenziata regionale, se approvato, “produrrebbe in Abruzzo e in particolare all’Aquila e in tutte le aree interne un disastro sociale”.

La seduta si è svolta con la formula della seduta aperta, permettendo interventi anche da rappresentanti istituzionali e organizzazioni. Durante l’assemblea, hanno preso la parola diverse figure influenti, tra cui il senatore Michele Fina, Miriam Del Biondo della Cgil, Elisabetta Leone dell’Anpi e Lorenzo Berardinetti dell’Uncem.

Le divergenze all’interno del Consiglio comunale riflettono le profonde divisioni presenti sul tema dell’autonomia differenziata regionale, evidenziando un dibattito acceso e un futuro incerto per le politiche regionali in Abruzzo e nel resto del Paese.

Prima dell’esito negativo della votazione per l’ordine del giorno la Pezzopane aveva dichiarato in Consiglio:

“L’autonomia differenziata da il colpo di grazia al sistema sanitario pubblico. Non mi stupisce l’assenza del Sindaco, del Presidente Marsilio e dei rappresentanti in parlamento del centrodestra. Non hanno nulla da dire, stanno favorendo la follia di spaccare il paese col ddl Calderoli  e preferiscono evitare il confronto. – così l’on Stefania Pezzopane ha aperto il suo intervento ed illustrato come prima firmataria l’odg presentato in consiglio comunale dalle opposizioni unite  – Il  Ddl concede alle Regioni che danno allo Stato più di quanto ricevono (tutte al nord), la possibilità di trattenere più gettito fiscale. Cosi si spacca l’Italia.
E’ ora alla Camera il Ddl sull’autonomia differenziata detto “Calderoli”  che concede maggiori poteri alle Regioni su 23 materie, tra cui la sanità. Di fatto, una legittimazione della esistenza di più sistemi sanitari, a diversa efficacia e sicurezza, a scapito del carattere nazionale voluto dalla L.833/78.
Cosa accadrà in Abruzzo che ha già un sistema sanitario debole con una mobilità passiva  in aumento?
Chiediamo alla destra locale di far prevalere le ragioni del territorio e non quelle dell’appartenenza politica. E di fermare questa pazzia. Noi siamo una regione del Sud, sposare i desideri della Lega del nord è’ pura follia.
Saranno enormi i danni per l’Abruzzo e questo silenzio è davvero assordante. In questo paese ancora non abbiamo né definito né’ finanziato I LEP vale a dire la soglia costituzionalmente necessaria per rendere effettivi i diritti civili e sociali, che devono essere determinati e finanziati con risorse che lo Stato deve assicurare a ciascuna Regione. Ma, come farà un sistema indebitato e sottofinanziato, che esplicitamente esclude “aggravi” per la finanza pubblica, a colmare la differenza del 25% di spesa sanitaria individuale tra Nord e Sud? Regioni in partenza al di sotto della soglia minima di LEPs non potranno mai recuperare terreno.
Volete accentuare le differenze proprio quando l’Europa chiede con il PNRR di ridurre le diseguaglianze territoriali?
La nostra voce continuerà a sentirsi in attesa che altre voci si uniscano per evitare il colpo di grazia al welfare state del nostro Paese. Saranno colpiti i servizi, la sanità, il trasporto pubblico locale, i sistemi energetici, il lavoro, la previdenza, l’istruzione.
Un crudele scambio di favori tra Lega che chiede l’autonomia differenziata per presidiare il Nord e FdI che vuole il Premierato. Un paese con un uomo/donna sola al comando e con un paese spaccato.
Ribadiamo quindi con questo ordine del giorno le nostre richieste al sindaco ed alla Giunta ovvero di chiedere al governo il ritiro del Disegno di legge sull’autonomia regionale differenziata che produrrebbe in Abruzzo ed in particolare a L’Aquila ed in tutte le aree interne un disastro sociale;  chiediamo di difendere l’autonomia locale e a promuovere e ad aderire ad ogni iniziativa utile a contrastare una riforma sbagliata e pericolosa e per far avanzare proposte alternative, coerenti con i principii costituzionali e con la garanzia di unità nazionale, a partire dal dibattito parlamentare e con nuovi pronunciamenti delle assemblee elettive locali. Chiediamo inoltre di sollecitare la definizione dei LEP e degli altri strumenti perequativi e di eliminazione delle attuali diseguaglianze, come già previsti dalla Costituzione e dalla legislazione vigente, a partire dai criteri per il riparto del fondo sanitario nazionale.
“   
Cosi l’on Stefania Pezzopane consigliera  comunale ha  illustrato come  prima firmataria l’odg  sulla “Autonomia differenziata che spacca il paese”.