15 Aprile 2024 - 10:02:17

di Martina Colabianchi

Grande partecipazione dell’Abruzzo alla 56° edizione del Vinitaly che si è aperta ieri, proprio nello “Spazio-Abruzzo”, con due Masterclass per presentare i due vini che hanno ottenuto risultati straordinari nel 2023: il Pecorino d’Abruzzo Doc e il Cerasuolo d’Abruzzo Doc.

I dati illustrano una crescita nella vendita di bottiglie nella grande distribuzione, sia del Cerasuolo (+19%), sia del Pecorino (+12%). È l’anticipazione dello studio “Circana per Vinitaly” relativo ai vini più venduti in Italia nella catena dei supermercati.

A fare una sintetica disamina delle peculiari caratteristiche che rendono unico, su scala nazionale, il Pecorino d’Abruzzo è il giornalista Filippo Bartolotta:

Pur essendo una parte minore della produzione abruzzese, con il Trebbiano e il Montepulciano che la fanno da padrona, questo è un vitigno che ha delle potenzialità incredibili perché ha sia potenza e struttura, ma al tempo stesso la capacità di resistere con la sua acidità fantastica che crea una forza e un’energia uniche. Per cui, i produttori sono entusiasti di poterlo produrre e ai consumatori piace perché è molto rinfrescante ed ha un carattere molto intenso, molto abruzzese“.

Anche il Cerasuolo, altra eccellenza abruzzese, segue la stessa scia: “Questo è un momento in cui sta andando fortissimo un’idea di vino un po’ più leggero, un po’ più reattivo – spiega sempre Bartolotta -. Per questo il Pecorino sta vincendo. In versione rossa, abbiamo un Montepulciano forse da ripensare: ovvero, è giusto tenere i grandi vini che hanno fatto conoscere l’Abruzzo, quindi con struttura e potenza, ma ora è anche il momento di un Montepulciano più beverino, e da questo punto di vista voi avete un campione senza alcun competitor: il Cerasuolo. Quindi, sul Cerasuolo c’è un focus da parte dei giornalisti e dei sommelier molto più alto, credo, di quanto gli stessi produttori si siano ancora resi conto, quindi ha un bel potenziale“.

Il Cerasuolo d’Abruzzo Doc e il Pecorino d’Abruzzo Doc sono due vini che rappresentano ormai una certezza per i numerosi viticoltori e vignaioli abruzzesi – osserva anche Giuseppe Cavaliere, agronomo e funzionario del Dipartimento Agricoltura di Regione Abruzzo -. Oggi assistiamo a un calo di consumo di vini rossi a beneficio dei rosati e dei bianchi – osserva ancora Cavaliere – questi ultimi due vini incontrano infatti sempre più interesse da parte dei consumatori, in particolare quelli delle fasce più giovanili. Questa tendenza è emersa anche negli altri principali Paesi consumatori tra cui Germania, Stati Uniti e Canada“.

Per quanto riguarda il Montepulciano d’Abruzzo, protagonista assoluto dell’identità enogastronomica abruzzese, la vendita ha segnato un +4%, in controtendenza rispetto ad altri principali vini rossi italiani che hanno chiuso invece il 2023 con un dato negativo. Secondo gli esperti il risultato è comunque positivo, se consideriamo gli effetti dell’annata negativa del 2023.

L’interesse nei confronti dei nostri vini, dimostrato dalla numerosa partecipazione alle due Masterclass, è segno che “l’Abruzzo è protagonista del Vinitaly come lo è stata negli ultimi anni, segno di una crescita importante del settore, segno anche di una crescita importante della Regione nel suo complesso che crede molto nella promozione – dichiara Emanuele Imprudente, riconfermato assessore con delega all’Agricoltura -. I dati positivi sono, infatti, il segno di una promozione che stiamo cercando di fare in maniera unitaria e con tanti sacrifici, ma soprattutto un punto di forza su cui cerchiamo di costruire l’immagine di una Regione che, tramite i suoi vini di qualità, che sono delle perle assolute, possa raccontare il nostro territorio“.

Sono stati proclamati, poi, al Vinitaly i vincitori del “Premio Angelo Betti – Benemeriti della vitivinicoltura“, il riconoscimento conferito alle istituzioni o personalità che, con la propria attività professionale o imprenditoriale, hanno più contribuito al progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica.

Per l’Abruzzo, il vincitore del premio è stato Riccardo Iacobone, titolare della Tenuta Rosarubra di Pietranico (Pe).

“La fiera internazionale Vinitaly 2024 si conferma come la massima esposizione del vino italiano, narrando una storia di tradizione, dedizione e territorio che ne fanno un emblema del made in Italy. In questo scenario di eccellenza, il padiglione Abruzzo brilla tra i protagonisti indiscussi, valorizzando il ricco patrimonio vitivinicolo regionale. Le aziende abruzzesi presenti esprimono tutto l’impegno che viene profuso per la costante ricerca di qualità e autenticità, testimoniando un lavoro che rende i nostri vini sempre più apprezzati sui mercati nazionali ed esteri, nonostante le difficoltà del settore. La tutela e la promozione del comparto vitivinicolo sono una priorità per il governo Meloni e il ministro Francesco Lollobrigida che, con concrete e mirate azioni, hanno riaffermato l’importanza e la centralità dell’agricoltura nel panorama nazionale”.

E’ quanto affermano i senatori abruzzesi di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi e Guido Liris, presenti a Verona per la 56esima edizione del Vinitaly.

L’Abruzzo del vino piace sempre di più, in Italia e all’estero, e si afferma tra le zone maggiormente interessanti del panorama vitivinicolo nazionale“. Lo ha detto il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, visitando oggi lo “Spazio Abruzzo” nell’ambito della 56esima edizione del Vinitaly, in corso a Verona. “Anche se il 2023 non è stato un anno facile per i produttori, questo resta il settore trainante dell’agroalimentare regionale, grazie a una qualità dei vini abruzzesi sempre più apprezzata. Come conferma l’aumento delle vendite di bottiglie nella grande distribuzione e la consistente crescita del fatturato dell’export. Un trend positivo che può senz’altro continuare nei prossimi anni – ha aggiunto il sottosegretario Masaf -, consolidando l’identità dei vini del territorio che in questi ultimi anni hanno già ottenuto riconoscimenti nel panorama italiano ed internazionale