16 Aprile 2024 - 18:30:30

di Martina Colabianchi

Terzo appuntamento per Parentesi, la rassegna di letteratura scientifica aperta al pubblico e promossa dal GSSI in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila. E dopo la fisica, questa volta il tema principale sarà l’informatica (e anche la matematica) con il libro “Algoritmi, monaci e mercanti. Il calcolo nella vita quotidiana del Medioevo“, Codice Edizioni.

L’autore Giorgio Ausiello, accompagnato dal professore del GSSI Pierluigi Crescenzi, scaverà a fondo nel passato per raccontarci come le basi della nostra contemporaneità sono state gettate molto tempo fa. In questo libro corale il protagonista è il Medioevo, quando l’innata necessità dell’uomo di fare calcoli, spesso per esigenze di vita quotidiana come distribuire il cibo o misurare un terreno, subì una forte accelerazione.

L’appuntamento è per venerdì 19 aprile alle ore 18.15 nella libreria Colacchi, in corso Vittorio Emanuele 5 a L’Aquila.

Questo il contenuto del libro:

Di algoritmi si parla molto oggi con riferimento ai computer, a Google, alla profilazione degli utenti dei social e all’avvento dell’intelligenza artificiale. Ma la loro storia è molto più antica: la necessità di risolvere problemi matematici con opportune regole computazionali ha sempre accompagnato la vita dell’uomo, a partire da esigenze molto concrete come distribuire i prodotti agricoli, dividere un’eredità, misurare un terreno e permettere ai mercanti di svolgere con profitto la loro attività. Il Medioevo, in particolare, fu un periodo di grande evoluzione della cultura, grazie alla riscoperta delle fonti culturali e scientifiche, greche e ai matematici arabi, che nel IX secolo diffusero nel Mediterraneo il sistema di numerazione indiano, cambiando radicalmente il modo di fare i calcoli.

Le figure di Muhammad ibn Musa al-Khwarizmi (da cui deriva il termine algoritmo), dei monaci spagnoli che tradussero in latino le opere dei matematici arabi, del pisano Fibonacci, mercante e matematico, dei tanti «maestri d’abaco» che insegnarono il calcolo ai figli dei mercanti, nonché dei matematici umanisti come Piero della Francesca e Luca Pacioli, spiccano in questo libro corale il cui protagonista è una società che nel Medioevo stava gettando le basi della nostra contemporaneità.