23 Aprile 2024 - 09:29:19

di Tommaso Cotellessa

Cocullo, il suggestivo borgo nella Valle del Sagittario, si prepara ad accogliere l’atteso Rito dei Serpari, un evento carico di storia e tradizione che si svolgerà il prossimo primo maggio.

Quest’anno, per facilitare la mobilità dei visitatori e garantire un’esperienza piacevole a tutti i partecipanti, sono state messe in atto diverse iniziative.

In collaborazione con il Comune di Cocullo e la Regione Abruzzo, Trenitalia ha deciso di potenziare il servizio ferroviario sulla tratta Roma-Pescara, con l’istituzione di fermate straordinarie e l’organizzazione di treni speciali diretti alla stazione di Cocullo. Questa decisione mira a favorire il trasporto pubblico come alternativa comoda e sostenibile per raggiungere il borgo durante l’evento.

Per coloro che preferiscono viaggiare in auto o pullman, sarà attivo un servizio navetta gratuito dalle ore 8:00 fino al termine della manifestazione. Questo servizio permetterà ai visitatori di raggiungere agevolmente il centro di Cocullo, garantendo un’esperienza di viaggio senza stress e problemi legati alla ricerca del parcheggio.

Per i camper, sarà disponibile un’area di sosta e campeggio situata in Via Santa Maria in Campo, sulla strada Provinciale 60. Questa soluzione permetterà ai visitatori di trascorrere la notte in tranquillità, immersi nella natura circostante e pronti a partecipare alle attività previste durante l’evento.

L’entusiasmo per il Rito dei Serpari è sempre crescente, e quest’anno si prevede la partecipazione di più di diecimila persone provenienti da ogni parte d’Italia. Questa affluenza testimonia l’importanza e il fascino di questa antica tradizione, che negli ultimi anni ha anche intrapreso la corsa per ottenere il riconoscimento UNESCO.

La candidatura per l’inclusione del Rito dei Serpari nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità si è ampliata, coinvolgendo altre realtà legate alla devozione di san Domenico. Questo sforzo comune dimostra l’impegno della comunità nel preservare e valorizzare le proprie tradizioni millenarie.