"Il cantiere SNAM è illegale": i Comitati per l’ambiente di Sulmona tornano a chiedere l’intervento delle istituzioni

24 Aprile 2024 - 10:27:38

Lo abbiamo scritto e detto in tutti i modi: IL CANTIERE APERTO DALLA
SNAM PER LA COSTRUZIONE DELLA CENTRALE DI SULMONA E’ ILLEGALE, ma
nessuna autorità è finora intervenuta. Se quanto andiamo sostenendo da
oltre un anno fosse falso avremmo dovuto essere smentiti o denunciati,
ma ciò non è avvenuto. Sulla vicenda grava il silenzio assoluto, sia da
parte delle istituzioni pubbliche che della Snam.
Eppure il Decreto VIA del 7 marzo 2011 (da considerarsi, peraltro,
ampiamente decaduto in base ad una sentenza del Consiglio di Stato del
2020) non lascia adito a dubbi: la compatibilità ambientale della
centrale di compressione e del metanodotto Sulmona – Foligno è stata
rilasciata “a condizione” che, prima dell’inizio dei lavori, venissero
effettuate ben 22 prescrizioni.
Ma il 1° marzo 2023, quando la Snam ha allestito il suo cantiere a Case
Pente per l’avvio dei lavori della centrale, quasi nessuna delle
prescrizioni “ante operam” era stata adempiuta. Ciò che appare ancora
più incredibile è che, a distanza di quasi 14 mesi dall’apertura del
cantiere, non è stato ancora completato l’adempimento di tali
prescrizioni.
La conferma è arrivata direttamente dal Comitato VIA della Regione
Abruzzo riunitosi ieri per l’esame di alcune prescrizioni relative al
metanodotto. Nell’occasione il Comitato VIA ha reso noto che, per quanto
concerne la centrale, manca ancora l’adempimento di una prescrizione
fondamentale, quella relativa al Progetto di Monitoraggio Ambientale.
I rappresentanti dei Comitati cittadini per l’ambiente, che hanno preso
parte alla riunione in qualità di auditori, hanno fatto mettere a
verbale la seguente dichiarazione: “Ci sorprende che, a distanza di
oltre un anno dall’apertura del cantiere della centrale Snam in località
Case Pente di Sulmona non siano state ancora adempiute tutte le
prescrizioni ante operam; ciò continua a rappresentare una aperta
violazione del Decreto VIA n.70 del 7 marzo 2011. Pertanto, il
cosiddetto “inizio dei lavori” da parte della Snam in data 1° marzo 2023
si conferma come un inutile escamotage per tentare di evitare la
decadenza dell’autorizzazione a costruire; autorizzazione che, a norma
di legge, non essendo stata prorogata, ha cessato i suoi effetti in data
7 marzo 2023. A nostro avviso, venendo meno l’autorizzazione a costruire
è venuto meno anche il Decreto VIA che ne costituisce il presupposto
fondamentale. Conseguentemente non è possibile procedere all’esame delle
prescrizioni. Ci riserviamo ogni possibile azione per il rispetto della
legalità”.
I rappresentanti dei Comitati hanno anche ribadito che il sito di Case
Pente è incompatibile con la centrale Snam per il suo elevato valore
naturalistico e paesaggistico, nonché per la sua rilevanza storica e
archeologica. Inoltre l’area, come risulta da una specifica relazione
del Parco Maiella, è un sito di alimentazione e corridoio faunistico
dell’Orso bruno marsicano, pertanto la centrale è in aperto contrasto
con la tutela di questa specie ad altissimo rischio di estinzione.
Di fronte a questa palese illegalità che noi continuiamo a denunciare
qualcuno degli organi preposti interverrà finalmente? E i nostri
rappresentanti istituzionali, eletti dai cittadini per far rispettare le
leggi, nulla hanno da dire?