30 Aprile 2024 - 18:40:50

di Martina Colabianchi

Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale“.

È lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per celebrare, anche quest’anno, il Primo Maggio. Diverse le iniziative programmate sia in Abruzzo che in Molise, che si aggiungono a quelle organizzate a livello nazionale, a partire dalla manifestazione che si terrà a Monfalcone, in provincia di Gorizia, con la partecipazione dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, e dal classico Concertone del Primo Maggio a Roma.

Per quanto riguarda la provincia dell’Aquila, il Primo Maggio di quest’anno viene a coincidere con il giorno dello stop al servizio della funivia del Gran Sasso per consentire la sostituzione delle quattro funi portanti come prescritto dall’Ansfisa. Proprio da Fonte Cerreto partirà quindi il Primo Maggio aquilano, con in programma alle 8.30 un flash mob per denunciare l’impossibilità di utilizzo dell’impianto con ciò che ne può conseguire in termini di perdita occupazionale e salariale, oltre alla compromissione del sistema turistico presente nell’appennino abruzzese.

Si prosegue poi a Luco dei Marsi dove, in piazza Umberto I, alle 10.30 è prevista la tradizionale festa delle Lavoratrici e dei Lavoratori, con lo sguardo rivolto alle lotte contadine per l’emancipazione e il riscatto che ancora oggi sono attuali e ci consegnano l’esempio per immaginare il futuro.

Le iniziative della provincia dell’Aquila si concluderanno a Sulmona, alle ore 17.00, in piazza XX Settembre, per approfondire tematiche quali il depauperamento del tessuto industriale, lo spopolamento, la carenza di servizi e le aggressioni ambientali.

Ma le iniziative per celebrare il Primo Maggio non finiscono qui. È in programma il 3 maggio, nella sede della CGIL L’Aquila, l’iniziativa dal titolo “Rosa Genoni: Vestire il cambiamento. Moda. Lotta e Rivoluzione” organizzata dalla Scuola del Popolo dell’Aquila e a cura della professoressa di discipline artistiche Alessandra Carducci.

Al centro dell’evento, l’occupazione femminile: se infatti, in Abruzzo, il divario tra uomini e donne è sceso dal 22% al 18% negli ultimi due anni, la percentuale è ancora troppo alta. “Il lavoro delle donne, – scrivono – ben lungi dall’aver raggiunto la parità in termini di responsabilità, di ruoli, di salario, di riconoscimento e di possibilità, è questione nebulosa e si intreccia necessariamente con la difficoltà di conciliare vita professionale e vita familiare all’interno di una società ancora profondamente patriarcale che mortifica i talenti e le capacità delle donne“.

Rosa Genoni si presta ad essere un simbolo della lotta per la parità e per il giusto riconoscimento delle donne in ambito lavorativo: “Nonostante sia stata la madrina della moda italiana e molto più di questo, la combinazione di pregiudizi sulla superficialità della moda e sull’impegno politico delle donne ne fanno un personaggio pressoché sconosciuto, negandole lo spazio che merita nel panorama culturale, politico e sindacale italiano“.

L’incontro sarà, quindi, ottima occasione per conoscere le qualità di questa straordinaria signora della moda, ma che nella sua vita è stata anche studiosa, insegnante, attivista politica, sindacalista, giornalista e femminista.