01 Maggio 2024 - 12:24:47

di Martina Colabianchi

Il Prefetto dell’Aquila Giancarlo Di Vincenzo ha presieduto questa mattina, in occasione della Festa dei Lavoratori, alla cerimonia di consegna di 17 Stelle al Merito del Lavoro che si è svolta all’Auditorium del Rettorato del Gran Sasso Science Institute, nella sede della Villa Comunale.

La prestigiosa decorazione, che viene proprio oggi a sottolineare l’importanza che il lavoro riveste nelle singole vite di ognuno e per il benessere dell’intera società, è attribuita con Decreto del Presidente della Repubblica per riconosciuti meriti di perizia, laboriosità e condotta morale.

Oggi è una giornata importante, – dichiara il Prefetto Di Vincenzo – innanzitutto per la consegna di questi riconoscimenti a chi si è impegnato con dedizione e professionalità in un lungo percorso nel proprio ambito lavorativo, fornendo anche un servizio più ampio alla collettività perché il lavoro ha anche una dimensione sociale. È una giornata importante anche per riaffermare uno dei valori fondanti della nostra Costituzione che è il lavoro in sicurezza“.

In considerazione dell’alto significato del riconoscimento, la consegna ha avuto luogo alla presenza delle massime autorità religiose, civili, e militari e dei rappresentanti delle categorie economiche e del mondo del lavoro.

Tra gli insigniti di questa mattina c’è l’ingegnere Danilo Marzi, che da 39 anni lavora nel sito dell’Aquila di Thales Alenia Space con cui abbiamo avuto il piacere di parlare nel corso di una cerimonia dall’alto valore simbolico.

Ho fatto 39 anni di attività, mi mancano due anni alla pensione, ma ciononostante c’è sempre ancora il piacere di lavorare. Nella mia azienda è in corso un ricambio generazionale, quindi, quelli della mia generazione stanno lasciando loro il posto. Questa presenza e questo riconoscimento mi fa piacere proprio perché testimonia anche l’aiuto che diamo ai giovani a inserirsi nel mondo del lavoro”.

E poi, un ricordo commosso: “Personalmente, mi è anche caro il fatto che mio papà, che era lavoratore Italtel, fu insignito anche lui di questo riconoscimento“.

Tutto qui sta, forse, il senso del 1° maggio: generazioni di lavoratori e lavoratrici che hanno speso la loro vita al servizio della propria azienda, e di tutta la comunità, e generazioni che verranno dopo di loro che sono pronte, se gliene sarà data possibilità, a fare lo stesso.