09 Maggio 2024 - 12:24:44

di Martina Colabianchi

Si sono concluse le indagini dell’operazione “Transumanza” che ha visto impegnata la Guardia di Finanza di Pescara diretta e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.) della Procura dell’Aquila.

75 i soggetti e gli enti coinvolti tra Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania che avrebbero intascato in tutto circa 5 milioni di euro di fondi pubblici per pascoli inesistenti.

Nel giro di affari illecito si sospetta anche la mano della “mafia foggiana“, visto il coinvolgimento di soggetti vicini a figure delle organizzazioni criminali del Gargano.

La truffa sarebbe stata attuata attraverso indebite richieste di contributi per il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (F.E.A.GA) nel settore della Politica Agricola Comune (PAC). Per truffare Bruxelles, l’associazione a delinquere, operativa dal 2014 e di cui farebbero parte 13 persone, avrebbe simulato il possesso dei requisiti necessari per ottenere la disponibilità di terreni e di corrispondenti titoli PAC, rilasciati gratuitamente dalla Riserva Nazionale dei Titoli ai nuovi giovani imprenditori agricoli.

Secondo gli investigatori, le nuove imprese agricole fittizie sarebbero state in combutta con altrettante società cooperative agricole o associazioni temporanee di imprese, costituite per fare incetta di migliaia di ettari di terreni la cui concessione ad uso civico veniva messa a bando dai Comuni.

I soggetti e le imprese coinvolte sono accusate a vario titolo, di autoriciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, ricettazione, truffa aggravata ai danni dello Stato e per il conseguimento di erogazioni pubbliche.