13 Maggio 2024 - 18:01:32
di Martina Colabianchi
“Non passa giorno che sui quotidiani cittadini non ci sia una lamentela, da parte degli aquilani, sulle condizioni di disagio del centro storico. Professionisti con il loro studio, cittadini che lamentano l’impossibilità di accesso e sosta e potrei continuare. Residenti, commercianti e cittadini che vogliono recarsi al centro della città sono ormai uniti nelle stesse lamentele e ragioni, ovvero l’inaccessibilità al cuore cittadino“.
Così Stefano Morelli, segretario comunale di Forza Italia, partito della maggioranza in Consiglio comunale che, ormai spesse volte nel corso degli ultimi mesi, ha espresso disaccordo nei confronti delle azioni messe in campo o, in questo caso, non messe in campo dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi.
“Negli scorsi giorni abbiamo avuto modo di incontrare molti commercianti, – prosegue Morelli – che oltre a denunciare la loro incapacità a parlare col sindaco, il quale non ha mai risposto alle loro richieste di incontro, hanno manifestato tutto il loro disagio e la loro frustrazione personale ed economica per i noti problemi che nel breve termine sembrano irrisolvibili. I residenti che si trovano in condizioni di invivibilità conclamata, al punto che alcuni stanno meditando di lasciare il centro per vivere in periferia, con la conseguenza di farne un centro storico fantasma“.
“Insomma se prima, l’uno accusava l’altro di non essere tollerante delle proprie esigenze, ora si trovano tutti uniti nel contestare all’amministrazione di mancare di progettualità e capacità amministrativa. Un capolavoro di improvvisazione che non può più andare avanti”.
“Come Forza Italia – prosegue l’esponente forzista – abbiamo provato più e più volte a segnalare le cose che non andavano, anticipando tutti i temi caldi, sicurezza, mancanza di parcheggi, crono programma dei lavori pubblici e molto altro, ma siamo ahimè rimasti inascoltati da chi pensa di essere l’uomo solo al comando di questa città, che lentamente sta sempre più isolandosi dal contesto cittadino rinchiudendosi in un silenzio assordante“.