14 Maggio 2024 - 19:20:18

di Martina Colabianchi

Nell’anno in cui la città dell’Aquila è stata designata Capitale italiana della Cultura, con significative ricadute sulle attività turistiche, il noto gruppo operante nel settore delle strutture ricettizie e della ristorazione facente capo all’imprenditore aquilano Tomei ha avviato una riorganizzazione delle proprie aziende che prevede il licenziamento di tutte le lavoratrici addette al riassetto delle camere dei propri alberghi. Il personale addetto alle camere dell’Hotel My Suite e della Compagnia del Viaggiatore è stato infatti informato, nel mese di aprile, che a breve saranno cessati i rapporti di lavoro“.

A denunciarlo è Andrea Frasca, segretario generale della Filcams Cgil che, in una nota, scrive che l’informazione giungerebbe loro direttamente dalle stesse lavoratrici che, in ansia per il proprio posto di lavoro a rischio, si sarebbero rivolte al sindacato per chiedere aiuto.

È un pessimo segnale per il settore alberghiero e che preoccupa il sindacato”, continua. “Le lavoratrici, che sono da anni impiegate nelle le due importanti strutture alberghiere, sono state convocate, senza alcun preventivo confronto con la Cgil, per essere informate della prossima perdita del loro posto di lavoro“.

È grave – prosegue – che la riunione nella quale sono stati preannunciati i licenziamenti segua di pochi giorni un incontro nel quale, ad alcune lavoratrici, sono stati fatti firmare dei documenti di rinuncia ad ogni pretesa contestualmente all’accettazione della cessione dei loro contratti di lavoro in capo all’azienda che procederà al loro licenziamento“.

Abbiamo ritenuto necessario intervenire con la massima urgenza, interessando immediatamente la magistratura del lavoro, alla quale abbiamo segnalato questo grave comportamento antisindacale che mette a rischio il futuro di molte famiglie del nostro territorio. Confidiamo che il Tribunale intervenga rapidamente per impedire questa operazione attuata a totale insaputa del sindacato che genera una incomprensibile crisi occupazionale e sociale in un contesto che, al contrario, è considerato in forte sviluppo“, conclude Andrea Frasca.