18 Maggio 2024 - 16:55:13

di Martina Colabianchi

Biondi si è convinto davvero di essere il piccolo podestà dell’Aquila. Non si spiega altrimenti il suo atteggiamento. Leggiamo sconcertati il suo attacco scomposto al Pd in merito alla drammatica vicenda degli operatori del Ctgs, che rischiano di perdere il posto di lavoro per l’incapacità amministrativa di chi aveva promesso di rilanciare il Gran Sasso, con nuovi impianti e con la riperimentrazione dei Sic, ed invece ha determinato l’inasprimento dei vincoli e la chiusura della funivia. Un capolavoro di incompetenza“.

Così, in una nota, il segretario del Partito Democratico aquilano Nello Avellani e il capogruppo Pd in Consiglio comunale Stefano Albano replicano alle parole del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a margine dell’incontro con i dipendenti del Centro turistico del Gran Sasso, in mobilitazione da giorni a causa dell’incertezza sul proprio futuro lavorativo, conseguenza delle problematiche che investono la partecipata del Comune e, in primis, dello stop alla funivia imposto dall’Ansfisa per permettere la sostituzione delle quattro funi portanti.

Biondi, nel comunicato diffuso ieri, ha parlato di un “momentaneo disagio” del Centro turistico e non di problematiche strutturali, accusando il Partito Democratico e le sigle sindacali di strumentalizzare i lavoratori per fini politici. “Nel periodo a gestione centrosinistra, gli stipendi dei dipendenti del Centro turistico erano pagati con i fondi relativi agli investimenti, e la stessa Azienda era oggetto di mercanteggio per accordi elettorali“, si legge in un passaggio del comunicato a firma del primo cittadino.

Chiuso nel suo ufficio di Palazzo Margherita, Biondi è scappato da qualsiasi confronto con il Consiglio comunale e, peggio, con i sindacati, restando in silenzio per settimane – attaccano Avellani e Albano -. Fino a quando, incalzato dalle opposizioni, ha deciso di ricevere i lavoratori del Ctgs, ma senza le rappresentanze sindacali, limitandosi ad assumere impegni generici, incapace di prospettare soluzioni concrete che pure le opposizioni hanno suggerito, e lanciandosi in un violento attacco al Pd, colpevole evidentemente di fare opposizione“.

“Il prossimo lunedì, le commissioni I e III si riuniranno in forma congiunta, con lavoratori e sindacati in audizione; a fine mese, poi, il consiglio comunale è convocato, in seduta straordinaria, su proposta delle opposizioni: ci auguriamo davvero che Biondi sarà presente, lui campione di assenze in consiglio”.

Ricordiamo al sindaco che, – proseguono i dem – a seguito della sciagurata gestione della destra, che aveva fatto delle partecipate un poltronificio, l’amministrazione di centrosinistra era stata in grado di risanare le aziende, ed in particolare il Ctgs, che aveva diversi milioni di debiti che gravavano sul bilancio. Nel 2017, Biondi ha ereditato una società in salute che, in pochi anni, col suo sodale Pignatelli, ha riportato allo sfascio: negli ultimi due anni il bilancio ha chiuso in negativo, e questa annualità si preannuncia disastrosa con lo stop imposto alla funivia. Col rischio che si perda anche la prossima stagione invernale, che significherebbe portare i libri in Tribunale“.

Farebbe bene, il sindaco, ad ascoltare almeno le forze politiche della sua maggioranza che, da tempo, gli chiedono un confronto sullo stato delle partecipate“. Il riferimento è chiaramente ad alcuni esponenti di Forza Italia che, con in testa il vicesegretario provinciale Giorgio De Matteis, chiedono da mesi un confronto al primo cittadino su diverse criticità che investirebbero le partecipate del Comune dell’Aquila, chiedendo maggiore considerazione anche in forza dell’ottimo risultato conquistato alle urne dagli Azzurri alle ultime consultazioni regionali.

Proprio De Matteis, oggi, è tornato sulle criticità del Centro turistico in merito a cui, da tempo, Forza Italia aveva sollecitato un incontro tra amministrazione e lavoratori. Le soluzioni proposte da Biondi “restano però, ancora purtroppo vaghe e presentano diverse difficoltà d’attuazione tecnica e finanziaria” secondo il vicesegretario.

In realtà l’emergenza non è solo l’occupazione ma questa priorità si collega strettamente ad altre situazioni molto serie – ha proseguito De Matteis -. Nell’ordine: un bilancio dell’azienda già in notevole difficoltà ancor prima del guaio relativo alla funivia; la sostituzione delle funi con il blocco della funivia che aggravera’ con molta probabilità la sostenibilità finanziaria dell’azienda; il ritardo nella gara e la progettazione dei lavori che comportano un allungamento del termine dei lavori, con conseguenze negative sulla stagione estiva e invernale. A tutto ciò si deve aggiungere una carente capacità programmatoria e strategica sullo sviluppo dell’area del Gran Sasso, infatti la delibera di Giunta regionale approvata nel dicembre 2023 lega 34000 ettari alla ZSC, ovvero vincoli comunitari ambientali ancora più restrittivi rispetto a quanto accaduto fino ad oggi. Ciò comporterà ulteriori problemi sulle possibilità di interventi legati all’applicazione del Piano d’area del Gran Sasso approvato dalla giunta Pace nel 2004“.

Sembra dipingersi sempre più, opposizioni e parte della maggioranza concordi, l’immagine di un sindaco che fatica a rapportarsi con la città, con le forze della società e con gli stessi membri della sua Giunta. “Un’indole alla solitudine che lo ha portato ad essere sempre più alieno e distante dai problemi di vita reale degli aquilani“, la definisce De Matteis, che rimarca ancora una volta il presunto sottrarsi al dialogo di Biondi su questioni dirimenti per la città: lo stato di salute delle municipalizzate, i problemi del progetto CASE, il cronoprogramma dei lavori pubblici, lo stato di avanzamento della scuola di pubblica amministrazione e altri ancora.

Un piccolo podestà arrogante e rancoroso” lo definiscono, invece, Albano e Avellani che lo inviato a uscire “dalla sua stanza di Palazzo Margherita” per confrontarsi “con la città, col Consiglio comunale, con le forze politiche di maggioranza e di opposizione, con le forze sindacali, con i commercianti soffocati dalle sue scelte, con il mondo dell’associazionismo e della cultura“.