30 Maggio 2024 - 10:39:05

di Martina Colabianchi

Le associazioni venatorie abruzzesi si sono rivolte, con una lettera, al presidente di Regione Marco Marsilio per chiedere di ripensare il calendario venatorio 2024-2025 che, a quanto si legge dalla bozza, risulterebbe “inutilmente punitivo per i cacciatori della regione“.

Ancora una volta – si legge nella lettera a firma di Federcaccia, Liberacaccia e Anuu Migratoristiabbiamo dovuto verificare un’ingiustificata chiusura da parte dell’Assessorato e degli uffici regionali competenti a qualsiasi pur motivata richiesta di modifica dei regolamenti di caccia vigenti da anni in Abruzzo che penalizzano fortemente i cacciatori abruzzesi rispetto ai loro colleghi di tutte le altre regioni italiane“.

La bozza di calendario venatorio 2024-2025 – continuano – contiene penalizzazioni superiori anche a quelle proposte da ISPRA, prive di qualsiasi motivazione scientifica e non tiene in alcun conto il fatto che i calendari venatori delle altre regioni italiane, incluse quelle che hanno già pubblicato i calendari per la prossima stagione, aprono la caccia al 15 di settembre e consentono la caccia fino al 31 gennaio a varie specie migratrici utilizzando per questo motivazioni tecnico-scientifiche che in più casi hanno superato i temuti ricorsi al TAR e che invece la Regione Abruzzo ha sempre rifiutato“.

Per le ragioni esposte all’interno della lettera, le associazioni chiedono a Marsilio di intervenire tempestivamente modificando la bozza del calendario venatorio e che si avvii un percorso di confronto con le stesse.

Di seguito la lettera completa: