06 Giugno 2024 - 12:42:11

di Beatrice Tomassi

E’ purtroppo sempre attuale il tema dell’abbandono degli animali.

Abbandonare un animale è un reato. Lo dice l’articolo 727 del Codice Penale, che afferma: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.

Questo purtroppo non ha fermato il fenomeno, in Italia ogni anno vengono abbandonati 50 mila cani e 80 mila gatti. Ciò contribuisce ad alimentare il fenomeno del randagismo ma anche a rendere i canili luoghi più difficili da gestire.

E’ per questo che ogni anno, volontari e volontarie scendono in campo per sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle adozioni consapevoli, con un semplice appello: “Non riportate i cani in canile dopo averli adottati”.

Angelo Vaira, educatore cinofilo, spiega: “Non si adotta per egoismo, perché ci sente soli, perché i bimbi hanno bisogno di giocare. No, si adotta perché un altro essere ha bisogno del nostro aiuto”.

E’ chiaro poi, e numerosi studi lo dimostrano, che avere un animale porti numerosi benefici psicologici, dall’incremento della serotonina, ormone del buonumore, ad una conseguente diminuzione dello stress, fino ad arrivare addirittura a ridurre il rischio di malattie e mortalità cardiovascolari.

Con questi presupposti ci piacerebbe portare sotto i riflettori la storia di Jak, un cane aquilano che è stato adottato ben tre volte, e tutte e tre le volte è stato riportato in canile.

“Bisogna considerare – afferma Angelo Vaira analizzando la situazione – che il cane ha una vita emozionale ricca e complessa, soffre e gioisce esattamente come noi. Ha dei sentimenti, prova delle emozioni, ha delle aspettative ed ha dei bisogni”.

L’invito è quello di pensarci prima di adottare, di informarsi, di essere consapevoli dell’impegno (e non solo dei giovamenti) a cui si sta andando incontro.

“Se noi pensiamo soltanto a noi stessi, la relazione con il cane parte malissimo. – continua Vaira – La relazione inizia a scricchiolare e questo può portare dei problemi di comportamento e salute nel cane. In caso contrario, adottare un cane diventa un viaggio indimenticabile”.

Per chiunque volesse avere informazioni sul dolce Jak, volesse adottarlo o offrirgli un posto in cui stare finché non troverà la sua nuova famiglia, vi lasciamo il numero di telefono a cui fare riferimento: 345 5299191 (Sig.ra Cerulo).