07 Giugno 2024 - 18:46:13

di Martina Colabianchi

L’infondatezza, la pretestuosità, la falsità delle esternazioni dell’opposizione impongono una risposta e un approfondimento doveroso poiché, ancora una volta, assistiamo ad affermazioni palesemente sovvertive della realtà“.

Con queste parole l’assessore alle Politiche Sociali e Scolastiche, Manuela Tursini, puntualizza in merito al tema dei posti disponibili negli asili nido del Comune. La nota giunge in replica alle parole del consigliere di opposizione Paolo Romano che, nei giorni scorsi, aveva criticato la soddisfazione del Comune per aver partecipato all’avviso del Ministero dell’Istruzione per la realizzazione di due nuovi asili nido in città. Questo perché, come spiegato sempre da Romano, l’avviso sarebbe rivolto “ai Comuni meno virtuosi e formato da alcuni punti imprescindibili come la copertura del servizio già esistente – nella fascia di età 0-2 anni – inferiore al 33%“.

È assolutamente vero ciò che il nostro Sindaco ha annunciato come notizia storica: l’assessorato al Diritto allo studio, per la prima volta in questo Comune, ha raggiunto un obiettivo importante, cioè la copertura al 100% delle richieste di accesso al servizio di asili nido – ribatte Tursini. La percentuale del 33% del livello minimo che sarebbe fissata dalla norma è pretestuosamente veicolata, si riferisce al numero di posti disponibili negli asili nido per 100 residenti tra 0 e 2 anni“.

La finalità – continua – è quella di garantire un livello minimo a fronte di una insufficiente copertura dei posti per i nidi che non riesce a soddisfare le domande delle famiglie di accesso al servizio a livello nazionale. Cosa ben diversa, invece, è la copertura delle liste di attesa. Il Comune dell’Aquila, grazie al lavoro costante dell’Assessorato, ha potuto soddisfare le richieste di tutte le famiglie che hanno presentato domanda per il servizio di asilo nido. Al momento si sta lavorando per aumentare la domanda. Probabilmente all’opposizione questo non va bene poiché è contrario alla costruzione di due nuovi asili nido nella parte est e ovest della città, ovvero strutture che risponderebbero alle linee guida dell’Unione Europea e che potrebbero offrire la possibilità di costruire poli 0/6, con importanti ricadute occupazionali“.

Tursini rimarca inoltre che la strada per implementare il servizio è già stata aperta:

La sfida di aumentare la domanda è stata già accolta dal Comune con l’importante progetto di Ape Tau Conta fino a 6 (Brucaliffo associazione capofila) che tra i vari obiettivi si pone quello di sensibilizzare le famiglie e i genitori verso l’orientamento ai nidi, un’opportunità educativa e di sviluppo pedagogico dei bambini, mai accaduto prima. L’Ape Tau, chiuso e in stato di abbandono per anni, è stato rifunzionalizzato da questa Amministrazione, riportandolo a nuova vita senza stravolgere la destinazione iniziale. Si tratta di un Servizio per la prima Infanzia grazie  al progetto Brucaliffo ed è pertanto un servizio 0/6 a pieno titolo che va inserito nella percentuale minima di fabbisogno“.

Di fronte alle gravi e non veritiere informazioni circolate è doveroso ricordare che, per l’erogazione delle risorse da parte del Ministero, è indispensabile dimostrare la capacità dell’ente di aumentare i posti degli asili nido – prosegue l’assessore -. Gli obiettivi fissati dal Ministero sono stati raggiunti dal Comune motivo per cui i fondi sono stati poi rifinanziati negli anni. Tali fondi – spiega Tursini –  sono stati tutti impegnati per aumentare i posti del Primo Maggio con una nuova sezione, i posti di Casetta Fantasia e i posti nei nidi convenzionati, nonché per la rifunzionalizzazione del nuovo asilo nido ex Micarelli che a breve aprirà con 50 posti disponibili“.

Siamo di fronte a un dato che, a oggi, supera la percentuale minima fissata dal Ministero. L’incremento della domanda è un obiettivo perseguito anche con delle rette tra le più basse d’Italia che vanno da un minimo di 40 a un massimo di 350 euro. Evidentemente, la famiglia e i bambini sono cari all’opposizione solo per pura strumentalizzazione politica“, conclude Tursini.