26 Giugno 2024 - 16:21:41

di Vanni Biordi

Il mercato del lavoro nel settore edile è sempre più a corto di figure professionali e maestranze specializzate. Nel contempo gli istituti tecnici in molte zone interne rischiano ogni anno la chiusura.
I rappresentanti di ANCE Abruzzo, Consorzio ISEA, Regione Abruzzo, Ufficio Scolastico Regionale, Collegi dei Geometri hanno presentato alla stampa, questa mattina a L’Aquila, i risultati di un progetto di successo, portato avanti per contrastare il fenomeno, grazie ad una efficace sinergia tra enti e istituzioni

Un progetto rivoluzionario che contrasta il divario tra domanda e offerta di lavoro nel settore edile, valorizzando i mestieri del costruire e offrendo nuove opportunità ai giovani.

In un mondo dove le famiglie cercano di assicurare un futuro lavorativo ai propri figli indirizzandoli spesso verso i licei, paradossalmente, il settore edile si trova a corto di figure professionali specializzate. Geometri, progettisti, maestranze qualificate: sono queste le competenze ricercate dalle imprese, che offrono stipendi interessanti e percorsi di carriera appaganti.

L’intelligenza naturale del mattone, nasce da questa riflessione il progetto promosso da ISEAA, il Consorzio per l’innovazione in edilizia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo. Un’iniziativa che sta già dando frutti concreti, contrastando il divario tra domanda e offerta di lavoro e valorizzando i mestieri del costruire.

Le borse di studio e le campagne di comunicazione sono la ricetta del successo. Il progetto ha previsto l’erogazione di 60 borse di studio da 500 euro ciascuna agli studenti iscritti al primo anno degli istituti di Costruzioni, Ambiente e Territorio per l’anno scolastico 2024/25. Un incentivo che ha prodotto un immediato aumento del 34% degli iscritti, dimostrando l’efficacia di azioni concrete volte a orientare le scelte dei giovani

L’impatto positivo del progetto non è passato inosservato. Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo, Massimiliano Nardocci, ha elogiato l’iniziativa come una delle più efficaci finora adottate per contrastare il divario di iscrizioni tra licei e istituti tecnici, un problema che rischia di mettere a rischio la sopravvivenza di alcuni istituti nelle zone interne della regione. Nardocci ha inoltre proposto al Ministro dell’Istruzione, Valditara, di replicare il modello in altri settori critici.

Il progetto non si limita a incentivare le iscrizioni agli istituti di Costruzioni, Ambiente e Territorio, ma punta anche a rivalutare l’immagine del settore edile, in buona sostanza valorizza le competenze e cambia la percezione. Una campagna di comunicazione video, diffusa nelle scuole medie, ha l’obiettivo di sfatare il mito del lavoratore edile come figura sottoposta a fatica fisica e polvere. Il messaggio trasmesso è chiaro: la vera cultura non risiede nel tipo di mestiere che si fa, ma in come lo si fa. E nell’edilizia di oggi, fatta di tecnologia, competenze specialistiche e professionalità, c’è ampio spazio per giovani talenti pronti a costruire il futuro.

L’Assessore Regionale alla Formazione Professionale e Istruzione, Roberto Santangelo, ha espresso la volontà di siglare un protocollo d’intesa tra i soggetti coinvolti nel progetto per orientare le risorse regionali verso percorsi formativi utili alle imprese e al mondo produttivo. Un impegno concreto per rafforzare gli IFTS, i corsi specializzanti e le scuole edili, favorendo la certificazione di competenze qualificate e costruendo un futuro solido per i giovani e per l’intero settore edile.

L’intelligenza naturale del mattone rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra enti pubblici, associazioni di categoria e scuole possa dare vita a soluzioni concrete per contrastare il divario tra domanda e offerta di lavoro e valorizzare i mestieri del costruire. Un modello da seguire con attenzione e da replicare in altri contesti, per dare ai giovani le opportunità e gli strumenti per costruire un futuro prospero e gratificante.