25 Luglio 2024 - 17:09:04
di Martina Colabianchi
Un esito positivo e soddisfacente è stato ottenuto dall’audizione di Cgil e Fp Cgil in Commissione di Vigilanza richiesta per affrontare il piano di razionalizzazione della Asl 1 resosi necessario, come nelle altre tre aziende sanitarie abruzzesi, per far fronte all’ingente disavanzo accumulato.
Ebbene, di fatto l’assessore alla Salute Nicoletta Verì ha bocciato, rispedendolo al mittente, il piano proposto dalla direzione dell’Azienda sanitaria locale aquilana chiedendone alcune modifiche. In particolare, ed era ciò che più preoccupava i sindacati, si chiede l’eliminazione dal Piano di razionalizzazione della voce relativa al taglio del costo del personale e dei servizi esternalizzati a prevalenza di manodopera.
Verì ha inoltre annunciato un imminente incontro che riunirà in assessorato i manager delle quattro Asl abruzzesi, allo scopo di valutare i piani di razionalizzazione presentati e dettare la linea dell’Esecutivo
Assenti anche questa volta all’incontro, in cui si è discusso anche del problema relativo alle infinite liste d’attesa e alle ingenti perdite derivanti da un aumento della mobilità passiva, il presidente del Comitato ristretto dei sindaci della ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, Pierluigi Biondi ed il direttore generale della Asl 1, Ferdinando Romano “che, – scrivono – per l’ennesima volta, si sottraggono al confronto su un tema fondamentale per la nostra comunità, quale è la Sanità Pubblica ed il suo futuro“.
In merito ai lavoratori “la stessa Verì, – spiegano – su sollecitazione della CGIL, ha confermato che, non essendo ipotizzabile la dispersione del personale, si dovrà procedere con le stabilizzazioni del personale. Inoltre la CGIL ha ribadito che non possono esistere processi di internalizzazione dei servizi senza la conseguente internalizzazione di tutto il personale“.
“L’assessora alla Salute ha, altresì, comunicato la necessità di riprogrammare la distribuzione del Fondo Sanitario Regionale tenendo in considerazione le criticità che affrontano le ASL svantaggiate quale è la ASL 1, provando a superare, di fatto, la grave sperequazione oggi esistente“, scrivono ancora le sigle sindacali.
“Questa Organizzazione, continuerà la battaglia per la salvaguardia del diritto universale alla salute, gratuito ed equo, rilanciando anche una mobilitazione nel caso in cui la ASL non modifichi, eliminando il taglio sul costo del personale, il piano di razionalizzazione. La CGIL continuerà a chiedere investimenti affinché la ASL della Provincia dell’Aquila torni ad essere una Azianda sanitaria attrattiva per l’utenza, anche per le cittadine e cittadini che vivono fuori dalla Provincia dell’Aquila e dalla Regione Abruzzo oltre che dei professionisti sanitari“, concludono Cgil e Fp Cgil.
Intanto, la Conferenza delle Regioni di oggi ha approvato all’unanimità la proposta di riparto del Fondo
Sanitario Nazionale 2024: l’ammontare complessivo è pari a 134.015.000.000 di cui 128.302.813.418 come Fabbisogno indistinto.
Ripartita, poi, anche la quota premiale 2024, che è pari a 670,075 milioni di euro e corrisponde allo 0,50% del livello di finanziamento complessivo. Si attiverà ora il passaggio ai Ministeri competenti che porterà all’approvazione definitiva da parte del Governo del Fondo Sanitario Nazionale 2024 in sede di Conferenza Stato-Regioni.