05 Agosto 2024 - 09:26:57

di Martina Colabianchi

Nel silenzio imbarazzante, e imbarazzato, dell’amministrazione comunale, che non ha ritenuto di rispondere alle domande che abbiamo posto in conferenza stampa, abbiamo letto con interesse le autorizzazioni della distratta Soprintendenza relative all’installazione del palco antistante alla Basilica di Collemaggio. Come era accaduto l’anno passato, la Soprintendenza ha raccomandato di lasciare libera da ingombri l’area compresa “fra il cordolo di delimitazione del tappeto erboso e la facciata”, per consentire la “piena fruibilità da parte della pubblica collettività”. Insomma, aveva ragione chi aveva denunciato come il palco non potesse essere montato a ridosso della facciata della Basilica“.

Così, in una nota, il Partito Democratico aquilano in merito alle autorizzazioni, con prescrizioni, della Soprintendenza relative ai palchi previsti, e in parte montati, per gli eventi estivi in città e di cui la redazione di NewsTown è entrata in possesso.

Non solo – proseguono -. Come già più volte sottolineato e ribadito nella corrispondenza intercorsa – mette nero su bianco la Soprintendenza – si richiede un utilizzo dell’area antistante la Basilica di Collemaggio dedicato alle sole celebrazioni religiose. Ciò al fine di consolidare con tale iniziativa l’alto valore simbolico della Basilica e il rito della Perdonanza Celestiniana iscritto nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità“.

“Anche l’anno passato la Soprintendenza aveva inoltrato la stessa prescrizione, ma l’amministrazione non l’aveva rispettata. Che succederà quest’anno? Biondi e la sua Giunta si faranno ancora beffe della Soprintendenza? E la distratta Soprintendenza resterà di nuovo silente? Considerato che si intende montare un palco mastodontico da 25 metri per 16, con torri da 28 metri, 100 file di sedie, wc e camerini, ci viene qualche dubbio”.

Intanto, – prosegue ancora la nota – è stato chiarito che il Comune avrebbe richiesto il nulla osta alla Soprintendenza per l’installazione del palco a San Bernardino soltanto dopo l’inizio dei lavori di posa in opera dei materiali. In altre parole, non solo l’amministrazione ha autorizzato l’installazione del palco, dal 2021 al 2023, senza aver chiesto il nulla osta alla Soprintendenza, ma per il 2024 l’ha chiesto dopo aver iniziato i lavori, sebbene il segretario generale avesse raccomandato di dotarsi di tutte le autorizzazioni previste dalle norme fin dal mese di febbraio“.

Ora, ci chiediamo: la Soprintendenza, dal 2021 al 2023, non si è accorta che era stato allestito un palco mastodontico sulla scalinata di San Bernardino, bene monumentale vincolato? E come ha reagito alla richiesta di nulla osta per il 2024, arrivata a lavori già avviati? E ci chiediamo, ancora: è legittima la procedura istruita dalla Giunta che, senza nulla osta della Soprintendenza, ha affidato ad una impresa l’incarico di progettazione e montaggio del palco per oltre 1 milione di euro? È accettabile questa sciatteria nella città Capitale italiana della cultura, a fronte di un investimento nel settore di quasi 40 milioni di euro?“.

Noi crediamo si possa, e si debba, organizzare eventi senza precludere la fruizione di beni monumentali, senza privatizzare spazi pubblici di pregio per 5 mesi, rispettando le prescrizioni della Soprintendenza e garantendo la piena sicurezza. In questo senso, – concludono i dem – è giusto aver individuato lo spazio di Piazza Duomo, anche per dare respiro alle attività commerciali. Attendiamo con ansia la conferenza stampa di presentazione della Perdonanza“.