26 Agosto 2024 - 18:02:21

di Martina Colabianchi

Com’è possibile che il quartiere dell’ex Ospedale Psichiatrico di Collemaggio giaccia ancora quasi totalmente abbandonato dopo 15 anni dal sisma del 2009? Che fine hanno fatto i 10 milioni drenati dall’Amministrazione Cialente nel 2017 insieme alle associazioni che svolgono attività sociali all’interno dell’ex Op, per realizzare il Parco della Luna e che vedevano come stazione appaltante il Comune dell’Aquila?“.

Così, in una nota, il responsabile “politiche sociali e rapporti con le associazioni” del Pd L’Aquila Alessandro Tettamanti, che prosegue:

Purtroppo la collina di Collemaggio è l’emblema di questa città dove ad un passo dalla cartolina messa a punto dall’Amministrazione si espande l’ombra dell’Aquila non ancora ricostruita e lasciata a sé stessa, cioè al buio, al disagio, all’illegalità. In nessun posto come a Collemaggio ne si ha, particolarmente in questi giorni, una manifestazione plastica così netta, con il “teatro del Perdono” e la Porta santa da un lato e la collina dove un tempo c’era il manicomio, lasciata a sé stessa dall’altro“.

L’area di 19 ettari è proprietà della Azienda sanitaria, quindi della Regione, ma si trova nel bel mezzo del tessuto cittadino  e ospita alcuni servizi e realtà sociali con una loro utenza – prosegue Tettamanti -. Ciò nonostante è quasi completamente abbandonata e non illuminata come se non facesse parte della città. Chi coraggiosamente ci lavora all’interno fa, a causa di ciò, una gran fatica e rischia di essere a sua volta travolto dal disagio. Sono quasi una trentina infatti le strutture presenti, tra padiglioni ed edifici più piccoli, mai ricostruite ed abbandonate, preda di continue incursioni da parte di disperati che, allontanati dal centro storico, vi trovano rifugio o ne fanno la base per le proprie azioni criminali“.

“È necessario allora garantire subito un’illuminazione appropriata e supporto concreto ai servizi e alle associazioni presenti che vi svolgono un’indispensabile funzione di presidio, ultimo baluardo di civiltà con tutt’intorno uno spaventoso vuoto. Contestualmente a ciò è fondamentale aprire un tavolo di confronto sull’area che coinvolga tutti gli attori interessati, dalla proprietà alle associazioni che vi svolgono le attività, alle parti sociali, per avviare un percorso di progettazione partecipata che dia a quell’area una destinazione il più possibile omogenea e finalmente un futuro”.

Collemaggio sarebbe il posto giusto dove far sorgere ad esempio la Casa di comunità, il presidio sanitario territoriale che può fornire una serie di servizi di prossimità. Qui dovrebbe prendere vita il Parco della Luna, un progetto che, anche sulla base delle esperienze presenti messe in campo da dopo il sisma da Comitati ed associazioni, amplierebbe la destinazione dell’area, consolidandola a presidio anche sociale e culturale, e che più in generale vuole riconvertire la collina che ospitava l’istituzione totale del manicomio in uno spazio all’insegna della creatività, della solidarietà e del benessere comunitario. Qualcosa di cui la città avrebbe estremamente bisogno“, prosegue ancora l’esponente dem.

Sempre nell’ex Op di Collemaggio a breve sbarcherà in una palazzina il Gran Sasso Science Institute, in un contesto che, se lasciato così, non sembrerebbe offrire le condizioni di base per la vita di un’istituzione Universitaria“.

L’Amministrazione Biondi invece perde i fondi esistenti per la riqualificazione e non prende in considerazione di pianificare insieme alla Regione un futuro per l’area, lasciandola tuttalpiù a una sua casuale ricomposizione che potrebbe portare a farla diventare la sede di un’accozzaglia di cose in nessun modo in relazione tra loro e con la storia del posto. Questo oltre a parlare di un fantomatico ‘campus’ scolastico da costruire ex novo sul verde in cima alla collina, invece di impegnarsi a riportare le scuole in maniera diffusa nel tessuto vivo della città, compreso il centro storico“, ha concluso Tettamanti.