27 Agosto 2024 - 10:43:30

di Redazione

“ll villaggio Aventis è ormai una piccola frazione nella quale molti nostri concittadini e non trascorrono la loro vita serenamente anche se, apparentemente, un po’ in disparte dalla routine quotidiana degli altri agglomerati. Fu proprio il sindaco Lombardi a dichiarare in un’intervista televisiva che il villaggio era un abuso edilizio ma poi, qualche mese dopo, durante un consiglio comunale, ha smentito se stesso lasciando, nel frattempo, che l’ente Comune continuasse ad assegnare le casette in modo massivo e senza un criterio oggettivo di valutazione”.

Lo scrivono in una nota i consiglieri di opposizione al Consiglio comunale di Scoppito Alessio Albani, Francesca Rossilli e Emiliano Renzetti.

“È passato quasi un anno dal triste evento del dicembre 2023 quando una casetta di legno del villaggio, per cause a noi ignote, è stata avvolta dalle fiamme senza causare vittime sia per il rapido intervento dei soccorsi sia per fortunose circostanze che non è il caso di approfondire in questa sede. Ricordiamo infatti che il Villaggio Aventis è un complesso che ospita, oltre agli alloggi in legno, anche un centro polifunzionale adibito a scuola. Riteniamo che sia necessario effettuare, entro breve termine, una serie di azioni di verifica delle condizioni di sicurezza delle abitazioni con la programmazione di interventi di certificazione antincendio e risanamento”.

“Nel settembre 2023, noi consiglieri di opposizione avevamo sottoposta la problematica al Sindaco chiedendogli di metterci al corrente sui controlli preventivi atti a garantire la sicurezza delle casette. La risposta fu scarna e soprattutto non fu fornita nessuna certificazione antincendio degli immobili nonostante gli stessi continuassero ad essere assegnati ed, ironia della sorte, qualche settimana dopo fu proprio una di queste strutture a prendere fuoco”, precisano.

“Abbiamo intenzione di accendere sistematicamente i riflettori sulla questione fino a quando non ci saranno le condizioni minime di abitabilità che non riguardano solo la sicurezza delle casette ma anche la pulizia ed il decoro. Assegnare le chiavi di una casetta e poi dimenticarsi di chi vi si è insediato non può essere la soluzione del problema”, concludono.