06 Settembre 2024 - 17:04:26
di Beatrice Tomassi
Sono passati 34 giorni. Continua il mistero di Marco Benso, l’uomo di 88 anni scomparso lo scorso 29 luglio da Rocca di Cambio, in provincia dell’Aquila.
Da allora, si è mobilitata una imponente squadra di soccorsi: numerose unità cinofile, sommozzatori, elicotteri, droni e ben 886 unità di personale.
Un mese di ricerche e un sempre più ampio raggio d’azione non hanno portato a nulla e lo scorso 22 agosto la Prefettura ha ratificato la sospensione delle ricerche che, da ora in poi, verranno fatte solo dietro segnalazione. Ma i familiari non si arrendono e da giorni portano avanti un incessante lavoro di sensibilizzazione, di volantinaggio, negli ospedali e nelle strade, e di vere e proprie ricerche sul campo.
Diverse segnalazioni sono state fatte ed esaminate nelle ultime settimane, alcune più alcune meno attendibili. La più certa ad ora sembra essere quella risalente al 13 agosto scorso a L’Aquila. Da qui scatta l’appello dei familiari.
“Stiamo portando avanti anche materialmente la ricerca, noi tutti i giorni andiamo all’Aquila e in provincia in tutti i luoghi in cui è stato segnalato in passato o dove pensiamo che magari potrebbe trovarsi – spiega Paola, figlia dell’anziano scomparso -. Portiamo avanti la nostra battaglia anche attraverso la comunicazione per tenere alta l’attenzione su questa notizia, perché mio papà ancora non è stato trovato. Le ricerche sono ferme, stanno aspettando che gli arrivi qualche segnalazione da qualche cittadino che, magari, possa riconoscere mio padre anche se ormai sono passati 34 giorni. Non ho molte speranze che succeda una cosa del genere, mio padre probabilmente sarà un miracolo se riesca a riconoscerlo io”.
“L’ultima segnalazione che noi reputiamo certa, perché ad avvistare mio padre sarebbero state due persone contemporaneamente, e che non si conoscono tra loro, risale al 13 agosto. Lo hanno visto scendere dalla linea 3 alla fermata di via Antica Arischia. Una delle due non sapeva della scomparsa di mio padre, ma è stata allertata da un’altra signora che invece sapeva perfettamente, tramite Facebook, ed ha allertato la prima testimone dicendole di correre con l’auto perché lo aveva riconosciuto. Alla fine, purtroppo, se lo sono perso“.
Da qui, l’appello:
“Preghiamo questa signora alla guida di una panda rossa, modello nuovo, tra i 55 e i 60 anni di età e con i capelli bianco-grigi come usa adesso la moda, che quel giorno ha allertato l’altra testimone che si chiama Michela, di palesarsi. Noi come famiglia abbiamo bisogno di elementi, di accertare queste testimonianze da portare così alla Prefettura, in modo che questa abbia più elementi su cui lavorare, e chiedo anche a tutti coloro che quel giorno, per qualsiasi motivo, fossero montati su quella linea 3 delle ore 16.15 che partiva dall’ospedale dirigendosi verso Collemaggio di farsi avanti se lo può aver visto“.
E mentre si aspettano nuovi sviluppi, questa mattina il Comando dei Carabinieri di Avezzano ha prelevato in casa di Marco Benso alcuni effetti personali per ricostruire il DNA.
Chiunque avesse notizie può farsi avanti chiamando il numero 3318122040.