18 Settembre 2024 - 16:29:15
di Tommaso Cotellessa
Si è tenuta oggi, presso l’Ex Aurum di Pescara, l’Assemblea Regionale di Anabio, incentrata sul tema “Agricoltura Biologica: contesto, scenari, opportunità”. L’evento ha riunito esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni per discutere dello sviluppo dell’agricoltura biologica in Abruzzo, con particolare attenzione alle opportunità e sfide del comparto.
Ad aprire i lavori, Alessandro Impicciatore, Presidente regionale di Anabio, ha accolto i partecipanti sottolineando l’importanza crescente del biologico per la sostenibilità agricola e il rilancio dell’economia locale. L’Abruzzo si distingue infatti a livello nazionale per il suo vasto potenziale biologico, con circa 70.000 ettari di terreno coltivati secondo i principi del biologico e 1.960 aziende coinvolte. L’11% della superficie agricola utilizzata (SAU) della regione è destinata a coltivazioni bio, che spaziano dalla viticoltura all’orticoltura, passando per colture cerealicole e foraggere.
Durante il suo intervento, Antonio Rocco Zinni, rappresentante della Regione Abruzzo, ha evidenziato l’importanza di investire in politiche regionali mirate, sottolineando il ruolo delle istituzioni nel promuovere la crescita del settore attraverso il sostegno alle produzioni locali e il miglioramento della competitività delle aziende biologiche.
Giuseppe De Noia, Presidente nazionale di Anabio, ha posto l’accento sulle “opportunità inesplorate” del biologico, invitando gli agricoltori a sfruttare al massimo le risorse disponibili a livello nazionale ed europeo. De Noia ha ricordato che ci sono ancora ampi margini di crescita, non solo attraverso la diversificazione delle colture, ma anche con l’adozione di tecnologie innovative che potrebbero rafforzare ulteriormente il settore.
Fabio Chessa, responsabile dell’area economica biologica di Cia Agricoltori Italiani, ha approfondito il quadro normativo, illustrando le riforme legislative più recenti e le misure a sostegno dell’agricoltura biologica. “L’aggiornamento costante è cruciale”, ha sottolineato Chessa, invitando gli operatori agricoli a tenersi informati per accedere ai fondi e ai vantaggi fiscali previsti per chi adotta metodi di produzione biologici.
Tra gli interventi più attesi della giornata, quello di Camillo Zulli, enologo della Cantina Sociale Orsogna, che ha condiviso l’esperienza di successo della cantina nella produzione di vini biologici e biodinamici. Zulli ha descritto il percorso intrapreso dalla Bio Cantina Orsogna, che con una gestione sostenibile delle risorse è riuscita a ottenere riconoscimenti internazionali.
Gianfranco Santi di Cia Marche ha chiuso la sessione degli interventi parlando dei “distretti del Bio”, portando come esempio l’esperienza delle Marche, dove il biologico è diventato uno dei motori dell’economia locale grazie a progetti innovativi di gestione integrata che coinvolgono interi territori.
A concludere l’Assemblea sono stati Emanuele Imprudente, Assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo, e Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Agricoltura con delega all’Agricoltura Biologica. Entrambi hanno ribadito l’impegno delle istituzioni nel sostenere il comparto biologico, attraverso politiche mirate che incentivino l’innovazione, la promozione dei prodotti locali e l’accesso a fondi europei e nazionali.
CIA – Agricoltori Italiani Abruzzo ha sottolineato come la giornata abbia confermato il ruolo centrale del biologico nel futuro dell’agricoltura regionale, un settore capace di coniugare sostenibilità e competitività, a beneficio tanto degli operatori agricoli quanto dell’intero territorio abruzzese.