27 Settembre 2024 - 10:58:52

di Martina Colabianchi

Ormai siamo al ridicolo. Si organizzano, come è stato fatto l’altro pomeriggio all’Aquila, proteste senza sapere neanche ciò per cui si scende in piazza“.

Questo il commento del portavoce della Lega Abruzzo, Francesco De Santis, al sit-in organizzato l’altro ieri all’Aquila dalle associazioni Tocca a Noi e Arcigay che, a livello nazionale, hanno elaborato un manifesto a favore dell’educazione sessuale nelle scuole e contro l’approvazione della risoluzione “anti-gender” nelle scuole del leghista Rossano Sasso, che mira proprio a stabilire delle linee guida che vieterebbero l’insegnamento dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere nelle scuole.

Il Manifesto “Scuola libera tutt3. Per una educazione affettiva e sessuale“ è stato sottoscritto, all’Aquila, da numerose associazioni femministe del territorio e anche da diversi gruppi politici.

Se queste associazioni – ha continuato De Santis – avessero letto il testo senza pregiudizi di sorta, avrebbero capito che non c’è nessuna minaccia nei confronti di nessuno. Si vuole soltanto evitare la propaganda gender nelle scuole elementari. Diciamo e non finiremo mai di ripeterlo che determinati argomenti non possono e devono essere strumentalizzati nelle classi. Sul tema dell’educazione affettiva si può aprire un confronto, ma con contenuti ben determinati e con il consenso dei genitori. No agli indottrinamenti ideologici sui bambini. La sessualità degli individui è libera e non dovrà mai essere un argomento politico, ma la politica deve impedire che associazioni di estremisti vadano nelle scuole elementari a spiegare ai bambini di cinque anni come funziona la transizione sessuale“.