04 Ottobre 2024 - 12:14:49
di Martina Colabianchi
“Fare lo stesso con meno diventa sempre un problema. Le cose a costo zero escono male, soprattutto in un momento in cui eravamo abituati ad assumere persone a tempo determinato sulla base del Pnrr, mentre ora ci troviamo un po’ paralizzati nell’ambito del reclutamento, visti i tagli che sono stati effettuati al Ffo“.
Queste le parole con cui il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse, intercettato in occasione della presentazione della nuova prorettrice vicaria e del nuovo prorettore delegato per lo sviluppo sostenibile, ha commentato, non celando la sua preoccupazione, i tagli previsti al Fondo di finanziamento ordinario (Ffo).
È stato pubblicato in questi giorni, infatti, il decreto che disciplina i Criteri di ripartizione del Fondo alle Università Statali e dei Consorzi interuniversitari per l’anno 2024.
I tagli, secondo le tabelle del Mur, si attestano a 173 milioni, il 2% in meno rispetto al 2023.
“Io non so dare ancora un numero preciso, perché il Ffo arriva anche in maniera parcellizzata, ma sulla quota grande che abbiamo ricevuto l’impatto non è minimale, quindi le attività che dovremo svolgere dovranno essere in qualche modo ridotte o rimisurate sulle basi di quello che effettivamente abbiamo ricevuto – ha proseguito Alesse -. Questo, quindi, non significherà sviluppo e crescita dell’università, ma quantomeno contenimento ed economia per mantenere gli stessi standard, se mai ci riusciremo“.
A condividere la posizione del rettore UnivAQ sono anche i rettori delle altre università abruzzesi, delle Marche e dell’Umbria, nonché quelli di Firenze, Pisa e Siena che già nei giorni scorsi avevano lanciato l’allarme.