08 Ottobre 2024 - 18:16:58
di Martina Colabianchi
Il lavoro di riforma sull’articolo 25 della legge regionale n. 4/2024, che ha ridotto i confini della “Riserva naturale guidata del Borsacchio”, partirà dal testo base del progetto di legge proposto dalla Giunta regionale. Lo ha deciso questa mattina la II Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture” che, con il voto favorevole dei soli Commissari di maggioranza, ha scelto di riaprire la discussione sul Borsacchio seguendo il percorso normativo indicato dall’Esecutivo.
Parere non favorevole, invece, sulla proposta alternativa che avevano presentato i consiglieri del Partito Democratico, Pepe, Paolucci, Mariani, Blasioli, Pietrucci e Di Marco. Il testo della Giunta è allineato alle indicazioni arrivate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in particolare dal Ministero dell’Ambiente, e tende a riconoscere come “provvisorio il perimetro tracciato dal citato art. 25 e a riconsiderare, tra l’altro, i confini della Riserva naturale nel rispetto delle procedure e delle garanzie partecipative previste dall’art. 22 della legge n. 394 del 1991“, così come si legge nella relazione del Pdl.
In sostanza, la proposta della Giunta regionale non ripristina i confini originari della riserva, ma prevede l’istituzione di una commissione che dovrebbe dichiarare l’area di interesse pubblico.
Le opposizioni chiedevano, invece, di ripristinare la storica perimetrazione della Riserva naturale del “Borsacchio”, abrogando l’art. 25.
Il presidente della Commissione, Emiliano Di Matteo, ha chiesto ed ottenuto l’inserimento, all’interno del testo normativo approvato, delle osservazioni del Comune di Roseto, contenute in una petizione depositata presso gli uffici del Consiglio regionale. Per la parte tecnica sono stati ascoltati il dirigente regionale del Servizio Prevenzione dei Rischi di Protezione Civile, Sabatino Belmaggio, e Serena Ciabò, responsabile Ufficio Parchi e Riserve.
“A dieci mesi da quel blitz durante la legge di stabilità 2024, oggi in Commissione la maggioranza di centrodestra ha respinto ogni proposta che arriva dal territorio, dal Comune di Roseto, dalla Provincia di Teramo, dalle oltre 300 associazioni, dalle tantissime firme che sono state raccolte per ripristinare il perimetro originario della riserva del Borsacchio, cioè oltre 1100 ettari di riserva – questo il commento del consigliere regionale del Pd Dino Pepe –. Purtroppo, questa maggioranza di centrodestra, nonostante fosse stata bocciata anche dal suo stesso Governo circa quella legge, oggi ha continuato a non ascoltare il territorio e portare avanti solo il progetto di legge previsto dalla Giunta che riparte dai soli 24 ettari della riserva”.
“Chiediamo che la riserva venga ristabilita nella sua interezza e che, contestualmente, venga approvato il Piano di Assetto Naturalistico oggetto di un lungo lavoro fatto di concerto tra l’amministrazione comunale e gli uffici della Regione preposti all’ambiente – così il consigliere regionale di Azione ed ex sindaco di Roseto Enio Pavone -. Questa è la proposta che abbiamo fatto come Consiglio comunale e che abbiamo presentato anche questa mattina, ma dall’altra parte la maggioranza ritiene che la legge vada rivista solo cambiando il termine provvisorio di quella dimensione attuale per poi fare una commissione paesaggistica per verificarne le eventuali dimensioni future. Questa possibilità ci può essere, ma non si può prescindere dall’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico e dall’annullare la legge regionale che ha rideterminato a 24 ettari le dimensioni. Dopodiché, c’è possibilità di aprire un confronto con i rappresentanti territoriali e ambientali per cercare di trovare una soluzione che possa essere condivisa da tutti, nell’interesse della città, degli operatori e della collettività regionale“.