25 Ottobre 2024 - 18:16:12

di Tommaso Cotellessa

Donazione multipla all’Ospedale San Salvatore: dal gesto altruista di una donna di 67 anni nuova speranza per i pazienti in attesa di trapianto

Un gesto di straordinaria generosità ha acceso una speranza di vita per numerosi pazienti in attesa di trapianto. All’ospedale San Salvatore dell’Aquila è stato compiuto un complesso intervento di prelievo d’organi: cuore, fegato e reni di una donna di 67 anni della Valle Peligna, deceduta a seguito di un’emorragia cerebrale, sono stati donati a pazienti che ne avevano urgente necessità. L’intervento è stato possibile grazie alla disponibilità e al consenso dei familiari della donna, un atto di solidarietà e altruismo che avrà un impatto significativo sulla vita di altre persone.

Fondamentale, nella riuscita delle procedure, il ruolo del Centro regionale trapianti di Abruzzo e Molise, che ha coordinato l’intervento complesso e articolato tra diverse équipe chirurgiche arrivate da varie regioni. I reni della donna sono stati destinati a un centro trapianti in Sicilia, il fegato trasportato al San Camillo di Roma e il cuore inviato a Bologna, tutto grazie a una sinergia logistica e organizzativa che ha coinvolto diversi ospedali e strutture di trasporto.

Il San Salvatore ha consolidato negli anni il proprio ruolo strategico nella rete trapianti italiana, potenziando le proprie competenze mediche e aggiornando le tecnologie del Centro trapianti. Una serie di interventi e miglioramenti organizzativi che hanno reso possibile anche questa operazione di trapianto, dimostrando l’elevato livello di specializzazione del nosocomio aquilano.

Dopo il decesso della donna, trasferita in Rianimazione in seguito a un intervento nel reparto di neurochirurgia, si è dato l’ok alla donazione e numerosi reparti sono entrati in azione in una straordinaria operazione di coordinamento. Le procedure di prelievo sono iniziate nelle prime ore del mattino, con l’arrivo delle équipe da altre regioni che hanno assicurato il trasporto degli organi dall’Aquila ai centri di destinazione.

La donna, residente da anni in Abruzzo e originaria di un paese dell’Europa centrale, con la sua generosità ha sublimato i valori dell’altruismo e della solidarietà. Il Centro regionale trapianti, con sede proprio a L’Aquila, prosegue costantemente il suo lavoro di sensibilizzazione alla donazione degli organi, promuovendo iniziative e campagne rivolte a scuole, piazze e luoghi di aggregazione.

Il sacrificio della donna della Valle Peligna rappresenta un esempio concreto e toccante dell’importanza della cultura della donazione, un valore etico inestimabile che la comunità locale e nazionale deve continuare a sostenere e promuovere.