02 Novembre 2024 - 18:09:31

di Redazione

Fornire uno strumento utile al coordinamento delle pianificazioni comunali, realizzando un modello di crescita economica e sociale in grado di invertire il trend negativo dello spopolamento nelle aree interne, valorizzando le tradizioni locali e rilanciando i territori.

Questa la vision condivisa nel corso del primo tavolo per la redazione del nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), che vede la Provincia dell’Aquila in prima linea con una task force composta da diverse professionalità. Tre i punti chiave del Piano: territorio, ambiente e socialità.

All’incontro, che si è tenuto nei giorni scorsi nella sala Celestino V di Palazzo Silone, all’Aquila, hanno partecipato il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, e i diversi partner dell’Ufficio di Piano provinciale.

“La sfida dei prossimi anni sarà cercare di far emergere le potenzialità inespresse dei territori, immaginando di disegnare la comunità del futuro, attraverso un modello che possa essere esportato sul piano nazionale – ha spiegato Caruso che è anche vice presidente dell’Unione delle province italiane (Upi) e sindaco di Castel di Sangro (L’Aquila) -. L’obiettivo comune è quello di impostare una ricognizione strategica e funzionale alle scelte da compiere, rinnovando il modo di pensare lo sviluppo e disegnando il nuovo Piano ragionando in prospettiva. La sfida a cui siamo chiamati oggi è di progettare uno strumento urbanistico che nasca dalla riscoperta dei valori identitari, accantonando i tradizionali schemi e considerando elementi innovativi”.

Fondamentale sarà una visione condivisa, che accompagnerà la squadra in tutte le fasi preliminari, considerate le più importanti perché finalizzate a individuare, attraverso mirate analisi multidisciplinari, le scelte politiche più opportune per la successiva redazione del Piano. La Provincia dell’Aquila, che coordinerà l’intero gruppo, riveste un ruolo centrale nella redazione del Piano – ha aggiunto Caruso -.
Per l’Ente provinciale al tavolo hanno partecipato il direttore generale, Paolo Collacciani, lo staff interno coordinato dal dirigente del settore Territorio ed Urbanistica, Andrea De Simone, e funzionari di alta specializzazione in materia urbanistica, ambientale e giuridica“.

“Il lavoro che ci attende ha l’obiettivo di gettare una valida ed efficace fondazione conoscitiva affinché la politica scelga abilmente le direzioni per lo sviluppo nei prossimi anni – ha sottolineato De Simone -. Un buon piano di coordinamento per 108 comuni non può prescindere da una fotografia dello stato attuale, o meglio da una buona descrizione di ciò che è accaduto negli ultimi decenni. L’obiettivo finale dunque è l’approvazione di uno strumento dinamico nel tempo, in grado di mantenere la sua modernità anche a distanza”.

Tra i partner esterni, per gli aspetti connessi all’ambiente, è previsto il supporto del dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA) dell’Università degli Studi dell’Aquila, rappresentato dal professor Marcello Di Risio. Il team verrà coordinato dai professori Alessandro Marucci e Francesco Zullo.

Nella task force c’è poi il gruppo del professor Paolo Veneri, direttore del dipartimento di Scienze Sociali del Gran Sasso Science Institute (Gssi), che si occuperà insieme al suo gruppo degli aspetti socio-economici. Completa la squadra lo staff dell’ingegnere Giuseppe Magro, socio fondatore di Algebra Srl, azienda leader nell’analisi di impatti ambientali.