02 Novembre 2024 - 12:23:32
di Martina Colabianchi
“L’Aquila città di montagna“, l’evento in corso in questo primo weekend soleggiato di novembre tra il Gran Sasso e la piazza Duomo dell’Aquila, è anche occasione per discutere e confrontarsi sullo sviluppo di un cosiddetto “turismo lento“, una modalità di viaggiare attraverso i territori per riscoprirne, abbracciando una “lentezza” che è profondità di sguardo, le bellezze paesaggistiche, le tradizioni e la cultura.
Questa la visione che guida l’Usra e l’Usrc, per la prima volta insieme con l’obiettivo di promuovere il patrimonio naturalistico, culturale ed economico locale. Un’occasione fondamentale per mostrare come gli uffici negli ultimi anni stiano compiendo una trasformazione del sistema di governance legata ad altri ambiti, oltre che alla ricostruzione fisica, attuando politiche finalizzate a contrastare lo spopolamento delle aree interne, allo sviluppo turistico su base culturale e ad una diffusione capillare del sistema di “mobilità lenta” attraverso il progetto dei Cammini degli Altipiani, di cui Usrc è soggetto appaltante.
Tutto questo è condiviso con la cittadinanza mediante l’organizzazione di workshop aperti a tutti.
“Noi stiamo investendo delle risorse per la valorizzazione di alcuni cammini, sia cammini storici che cammini di nuova costituzione – dichiara Salvatore Provenzano, titolare Usra -. Lo facciamo con la consapevolezza che questo territorio ha una vocazione straordinaria. Basti pensare alle montagne e alla natura che attirano tantissime persone. Se a questo riuscissimo ad unire alcuni servizi, penso ad alcuni rifugi che potrebbero diventare più ospitali, dove ad esempio si possono ricaricare le bici elettriche. Servizi come questo potrebbero incrementare un turismo che ha già dei numeri importanti“.
“Riteniamo questa idea ottima per promuovere quello che stiamo realizzando. Parliamo di 500-600 km di percorsi di mobilità lenta che tra la fine dell’anno e l’inizio dell’anno nuovo saranno pronti – aggiunge Raffaello Fico, titolare Usrc -. Manca poi l’aspetto promozionale di valorizzazione di questi percorsi, quindi attraverso pubblicità e idee di marketing. Eventi come questo sono entusiasmanti perché ci aiutano a spiegare alla popolazione e ai turisti presenti cosa può offrire questo territorio e cosa sarà nel futuro, perché questo territorio adesso sta cominciando a rivivere, lo stiamo ricostruendo anche attraverso una ricostruzione sociale“.