Sinistra Italiana su caso Ciaccio: aveva ragione la consigliera Nannarone. La lotta alle mafie richiede l’impegno di tutti

10 Novembre 2024 - 17:59:12

“Aveva ragione da vendere la consigliera comunale Teresa Nannarone nel
denunciare il caso Ciaccio, ossia la semilibertà concessa a un mafioso
mai pentito ed ex braccio destro di Matteo Messina Denaro, con
possibilità di essere presente durante la mattina, in centro a Sulmona,
per fare il bibliotecario”. Così intervengono Daniele Licheri,
Segretario Regionale Sinistra Italiana e Fabrizio Giustizieri, Sinistra
Italiana L’Aquila, sulla decisione della Suprema Corte di Cassazione di
annullare il provvedimento.
“Stupisce il silenzio assordante che c’è stato sulla vicenda, rotto solo
dall’azione coraggiosa e, purtroppo, politicamente isolata dell’avv.
Nannarone – continuano Licheri e Giustizieri -. È evidente che, nei
luoghi dove insistono carceri dedicate al regime del 41 bis legge 663/86
(legge Gozzini), si necessita di particolare attenzione e prevenzione.
Ci allerta la notizia, riportata dai media, secondo cui già una nota del
Commissariato di Sulmona del 5 febbraio 2024 aveva rilevato come il
luogo nel quale doveva svolgersi tale attività (quella di bibliotecario
del Ciaccio) era frequentato da numerosi pregiudicati ed era attiguo a
un’abitazione di un ex collaboratore di giustizia facente parte della
medesima organizzazione criminale”.
La lotta alle mafie richiede l’impegno di tutti. “Riteniamo che la lotta
alle mafie, con tutte le garanzie di legge, i diritti dei condannati e i
sacrosanti principi di garantismo, debba sempre essere vigile e debba
riguardare non solo gli organi di polizia e giudiziari ma anche la
società nella maniera più diffusa. L’indifferenza e il silenzio, per
ignavia o per paura, sono gli alleati migliori di chi agisce nel crimine
ed è compito in primis delle istituzioni non prendere questa declinante
direzione”.