18 Novembre 2024 - 17:12:18

di Martina Colabianchi

Il Consiglio comunale dell’Aquila ha espresso “la massima vicinanza a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori della vertenza Dante Labs”, approvando all’unanimità un ordine del giorno (primo firmatario Paolo Romano, L’Aquila Nuova) nel corso della seduta che si è tenuta stamani nella sede di Palazzo Margherita.

Il documento parte dalla considerazione che l’azienda in questione – che opera, tra l’altro, nel campo dello studio sul genoma – ha avviato una procedura di licenziamento collettivo “in data 5 ottobre, come emerso dal sindacato Cgil”. “Nonostante le aspettative – è scritto ancora nel documento, imputando questa affermazione ai sindacalisti – questa realtà imprenditoriale, tanto promettente, affronta oggi una crisi che sembra irreversibile e che concretamente mette a rischio decine di posti di lavoro”.

L’ordine del giorno scandisce, inoltre, una sequenza cronologica di quanto è accaduto fino a oggi e “impegna il sindaco e il presidente del Consiglio comunale a porre in essere ogni azione utile per salvaguardare il futuro occupazionale dei dipendenti ma anche il ruolo di Dante Labs in città, dove era stata presentata con grande attenzione mediatica e istituzionale”.

Il documento chiede, inoltre, la partecipazione attiva della giunta e della presidenza del Consiglio comunale nella Commissione di Vigilanza e Controllo richiesta dalla Cgil alla presenza dell’azienda, della Fira e dell’assessore regionale alle attività produttive, Tiziana Magnacca, nonché la convocazione di una conferenza di capigruppo per ascoltare tutte le parti in causa.

Dante Labs S.R.L., specializzata in biotecnologie, ha attraversato negli ultimi mesi una grave crisi economica, che ha portato non solo all’avvio di una procedura di licenziamento collettivo, ma anche al mancato pagamento degli stipendi ai propri dipendenti dal mese di luglio. La questione è particolarmente delicata, considerando che Dante Labs ha ricevuto un finanziamento di 150.000 euro da Fi.R.A. S.p.A. Unipersonale nel 2016 e che Fi.R.A., partecipata della Regione Abruzzo con capitale interamente pubblico, detiene una quota del 16,67% della società.

I bilanci della Dante Labs dal 2019 ad oggi sono stati anche attenzionati dalle fiamme gialle che, il 13 novembre scorso, sono entrate negli uffici dell’azienda. Azienda che, in una nota, aveva comunicato prontamente di “aver adempiuto correttamente agli obblighi fiscali” e di essersi posta “nella massima disponibilità nei confronti dei militari della Guardia di Finanza per agevolare le verifiche e giungere rapidamente al chiarimento delle proprie posizioni“.