19 Novembre 2024 - 17:34:02

di Redazione

“La nostra intenzione è restaurarlo e ora lo custodiamo in attesa del restauro per poi donarlo alla città”.  

Così il presidente del Club alpino italiano (Cai) dell’Aquila Ugo Marinucci dopo la spettacolare rimozione con l’ausilio di un elicottero, sabato scorso, del bivacco A. Bafile dal versante sud-est del Corno Grande a 2.669 metri di altitudine.

Il bivacco fu realizzato nel 1966 e, da allora, è stato punto di riferimento per scalatori e soccorritori.

Un’operazione complessa, come lo stesso Marinucci spiega, che ha avuto il supporto dei vigili del fuoco, degli uomini del Soccorso alpino e speleologico e del Cai.

“Voglio ringraziare i vigili del fuoco perché sono venuti con i loro mezzi a prelevare materialmente il bivacco  e poi anche gli uomini del Soccorso alpino. Le condizioni erano difficili a 2700 metri di altitudine, su una piccola piazzola – ha aggiunto – Si consideri che il giorno prima è anche nevicato. L’operazione è stata complicata e siamo contenti di averla portata a termine. Lo custodiamo nel migliore dei modi nel pieno rispetto di tutti quelli che lo amano”.

Marinucci sottolinea inoltre come il bivacco sia “la storia non solo dell’associazione, ma anche della città e dell’intero Appennino. Per questo, lo restaureremo e ne faremo dono alla città e troveremo un posto per una giusta installazione dove possa essere anche protetto”. 

Lo scorso luglio il Cai aveva comunicato l’inagibilità del bivacco. Dopo la stagione invernale 2023/2024 erano risultati evidenti, infatti, alcuni danni strutturali che non ne garantivano più l’efficienza e la sicurezza.

Il nuovo bivacco “Andrea Bafile” sarà realizzato con i fondi a disposizione della Regione Abruzzo (DGR n. 74 del 7/2/2024 – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027).