23 Novembre 2024 - 11:25:32

di Martina Colabianchi

Dopo Pierpaolo Pietrucci, anche il consigliere regionale dem e presidente della Commissione Vigilanza Sandro Mariani è intervenuto sulla prossima chiusura del CRAS (Centro Recupero della Fauna Selvatica) gestito dai Carabinieri Forestali di Pescara.

La decisione di cessare l’attività di soccorso e accoglienza degli animali feriti sarebbe dovuta alla mancanza di risorse e di personale.

Questa chiusura apre una serie di quesiti sul futuro della fauna selvatica abruzzese e su di un territorio che ospita tante specie animali selvatiche ed una ricca biodiversità – ha detto Mariani, nella vita anche veterinario -. “In particolare mi chiedo, a questo punto, dove verranno portati gli animali soccorsi in Abruzzo? In che struttura verranno curati? Chi coordinerà il primo intervento e il trasporto di animali feriti dopo incidenti stradali, cadute dal nido o ferite riportate a causa di attività illecite come il bracconaggio senza la regia attenta degli operatori del CRAS?”.

In queste settimane l’opinione pubblica abruzzese si è mobilitata contro l’abbattimento dei cervi voluto dalla Regione a guida centrodestra, ma questa notizia desta forse anche maggiore preoccupazione per la nostra collettività! Pensate ai tanti animali selvatici feriti che senza un centro di riferimento rischiano di rimanere in condizioni drammatiche, abbandonati agonizzanti alla loro sorte!”, conclude il presidente della Commissione Vigilanza. “Invito la Regione Abruzzo e gli assessori competenti a scongiurare la chiusura della sede pescarese del CRAS mettendo a disposizione fondi ad hoc dalla Legge Regionale di Stabilità 2024 e coordinandosi con le autorità preposte affinché si trovi la migliore soluzione possibile per non lasciare la “regione dei parchi” e polmone verde d’Europa senza il suo Centro Recupero della Fauna Selvatica”.