27 Novembre 2024 - 15:36:56

di Beatrice Tomassi

Dopo l’ultimo incontro tra i vertici della LFoundry e i sindacati, in cui si è aperto uno spiraglio di luce con l’azienda che sembrerebbe disposta a fare un passo indietro sui 134 licenziamenti, la questione approda in Senato, nella IX Commissione industria, con un’interrogazione a firma dei senatori Michele Fina (PD) e Gabriella Di Girolamo (M5S).

Il confronto si è svolto alla presenza della sottosegretaria al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto che ha risposto per conto del Governo.

Se siamo giunti alla sospensione dei 134 licenziamenti lo si deve alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori e all’impegno del sindacato. – dichiara Fina – Il Governo su questa vicenda è arrivato tardi e solo grazie alle sollecitazioni che da più parti sono arrivate e che abbiamo sostenuto con forza nel pretendere chiarezza dal vertice aziendale“.

L’accordo di cui prendiamo atto oggi – continua – di fatto scarica sui salari dei lavoratori le riduzioni orarie e si serve degli ammortizzatori sociali per mantenere i livelli occupazionali per un periodo di 24 mesi, sebbene ci troviamo di fronte ad un’azienda che produce ingenti utili”.

Per il senatore la salvaguardia dei 134 posti di lavoro è un bene, ma il Governo dovrebbe evitare toni trionfalistici, visto che si tratta di una dichiarazione di esuberi che rinvia di ventiquattro mesi il nodo occupazionale.

Serve prudenza, massima attenzione e un impegno concreto del Ministero per continuare a seguire e vigilare sugli sviluppi della vicenda, più e meglio di quanto abbia fatto nel recente passato“.

Questa la stoccata finale, con la richiesta (avanzata nuovamente) di convocare il Presidente del Consiglio D’Amministrazione Nabeel Gareeb, che “è l’unica interlocuzione che può definitivamente chiarire le prospettive aziendali e le vere intenzioni sul futuro“.