29 Novembre 2024 - 17:00:36

di Angelo Liberatore

In Consiglio Regionale tiene banco la questione dei fondi per finanziare Comuni, Enti ed Associazioni.

La minoranza parla di “Legge Mancia”, con il leader del Patto per l’Abruzzo, Luciano D’Amico, che ha annunciato di aver presentato un emendamento per rivedere i criteri di elargizione delle risorse.

Nel dettaglio, 4,7 milioni per sostenere il settore agricolo, 5 milioni per il trasporto pubblico locale con l’introduzione del biglietto unico regionale e poi 5,8 milioni destinati ai Comuni e 7 ad Associazioni di assistenza, culturali e sportive.

I fondi ai Comuni, spiega D’Amico, “dovrebbero essere erogati tenendo presente la tutela degli Enti più piccoli e di quelli delle aree interne; quelli alle associazioni tenendo conto delle attività svolte e del numero di associati ed assistiti”.

La visione della “Legge Mancia”, però, viene rimandata con decisione al mittente dal Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri cheha tenuto nel pomeriggio di oggi una conferenza stampa con i capigruppo di maggioranza Massimo Verrecchia (FdI); Vincenzo D’Incecco (Lega); Emiliano Di Matteo (Forza Italia), Marianna Scoccia (Noi Moderati) e Luciano Marinucci (Marsilio Presidente), per chiarire il contenuto dell’allegato alla Finanziaria 2023 il cui documento sarà presentato nel corso dell’odierna seduta dell’Assemblea Legislativa.

Sospiri, anzitutto, fa chiarezza sui numeri: la capienza finanziaria dell’allegato è stata ridotta da oltre 22 a 13 milioni di euro. “E ogni intervento contenuto nel documento – ancora parole del Presidente del Consiglio Regionale – va ad incidere su interventi di welfare sociale, culturale e sportivo oltre che opere pubbliche”.

Con le risorse che non vengono assolutamente destinate a scatola chiusa, ma sono erogate dopo controlli minuziosi.

“Entro il 30 novembre si bloccano le procedure di bilancio di tutti gli enti. Nella nostra Finanziaria 2023 c’è un allegato da 22 milioni di euro, pubblicato da quasi un anno. Una prassi che tutte le Amministrazioni pubbliche dello Stato tendono a seguire -. ha aggiunto Sospiri – Oggi cuba circa 13 milioni di euro con un taglio di 9 milioni, meno dello 0.2% del bilancio regionale citato dal presidente Marsilio, perché abbiamo chiesto a ogni consigliere di rinunciare a una parte considerevole di risorse”.  “Contiene quattro azioni strategiche  a prima riguarda il sostegno ai piccolissimi Comuni, piccoli e medio-piccoli perché le piccole amministrazioni hanno difficoltà di indebitamento e in questo modo abbattiamo anche la tassazione, ma ci saranno dentro anche norme di accantonamento per debiti della sanità, per aree di crisi del turismo termale come Caramanico Terme e altro ancora, rivendichiamo con orgoglio una manovra condivisa. Le altre tre azioni strategiche toccano l’ambito culturale, sociale e sportivo di base della Regione Abruzzo. Nei piccoli Comuni si devono poter organizzare incontri, eventi, per incentivare la socializzazione e far vivere i piccoli borghi. Non esistono solo le grandi manifestazioni e non c’è nulla di irrituale il saldo arriva se le opere sono state realizzate altrimenti il finanziamento non viene liquidato”.

“E’ una pratica attuata anche nelle Regioni cosiddette efficienti – ha proseguito Sospiri – Dico al prof. D’Amico che ha diritto di criticare un provvedimento legislativo ma non può permettersi di definire ‘mancia’ la legge e ‘manciosi’ i consiglieri regionali. Tutto si può dire al Consiglio regionale tranne che distribuisca ‘mance’, altrimenti tutto è mancia, dalla Perdonanza al Festival Dannunziano. Sono interventi di welfare culturale, sportivo e sociale. Sono scelte e indirizzi che nessun revisore dei Conti o la Corte dei Conti ha mai osservato. Non c’è limite per fare meglio un lavoro, ma lo dobbiamo fare insieme. Non esiste un bando perfetto e di enti locali esclusi ne vedo pochi. Se D’Amico si sedesse potremmo migliorare i criteri, ha invece precluso il dibattito”.

“Il Consiglio regionale è la sentinella dei territori vasti. Ascolta le esigenze dei Sindaci e cerca di collazionarle dentro il percorso dell’Allegato al bilancio – ha commentato poi D’Incecco – E’ la soluzione alle richieste dei problemi del territorio”.

“L’Allegato integra una serie di azioni previste nella macro programmazione con fondi Ue. Uno strumento che ci permette di arrivare ai piccoli Comuni spesso tagliati fuori. Anche loro hanno diritto a sentire la vicinanza della Regione. Tutte le aree sono state coperte, chi prima chi dopo, ha beneficiato, per le associazioni è ossigeno puro”, ha concluso Di Matteo.