12 Dicembre 2024 - 09:45:51

di Martina Colabianchi

Silvia Frezza, portavoce della Commissione “Oltre il Musp” e Massimo Prosperococco, portavoce del Comitato Scuole Sicure, tornano ancora una volta sul tema della ricostruzione delle scuole aquilane e sulla loro vulnerabilità agli eventi sismici. Lo fanno con una lettera aperta ai relatori del convegno “La continuità scolastica a seguito di eventi emergenziali“, in programma all’Emiciclo il prossimo 16 dicembre.

Due le criticità poste all’attenzione dei relatori, e che non sarebbero state incluse negli interventi del convegno. La prima è quella inerente ai MUSP, ne sono infatti 17 quelli ancora attivi ad uso scolastico ad ormai 15 anni dal sisma senza che, sottolineano, ci sia ancora una certa programmazione su quando e come gli alunni potranno tornare negli edifici che si stanno ricostruendo.

La seconda riguarda, invece, gli indici di vulnerabilità sismica delle scuole aquilane: ben 11 edifici su 17 sono al di sotto dello 0,60 fissato dalla norma. “Sono edifici giornalmente frequentati da migliaia di alunne e alunni e lavoratori e lavoratrici della scuola“, scrivono Frezza e Prosperococco nella lettera. A queste 11 scuole tra infanzia e primarie, si aggiungerebbero anche gli istituti superiori IPSIAR, che ha indice SLV pari a 0.17, l’ITIS con indice 0.17, l’IT Colecchi con indice 0.3 e il Liceo Scientifico Bafile indice 0.3. Sono i dati della Protezione Civile risalenti al 2017 (nulla sarebbe cambiato da allora), commentati ieri in una dura nota dal Partito Democratico aquilano che aveva aperto il caso, dopo un accesso agli atti, lo scorso ottobre.

Considerata la criticità dei dati di vulnerabilità sismica, nel novembre 2024 è stato chiesto al Comune dell’Aquila l’elenco degli interventi di adeguamento sismico fatto negli anni sugli edifici scolastici, e la pianificazione degli ulteriori interventi. Non c’è stata a oggi risposta da parte del Comune dell’Aquila – si legge nella lettera -. Inoltre, in una delibera di Giunta Comunale del 2019, veniva riportato che il Comune avrebbe stipulato con l’Università dell’Aquila un accordo per la definizione di una “metodologia che permetterà al Comune di ottenere una valutazione univoca ed omogenea della sicurezza sismica degli edifici scolastici attualmente in uso”. A oggi, dopo 5 anni, è stata chiesta al Comune tale metodologia, e l’esito di tale valutazione. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta“.

Di seguito il testo completo della lettera.

Gentili Relatrici e Relatori,

abbiamo appreso con interesse dell’evento “LA CONTINUITÀ SCOLASTICA A SEGUITO DI EVENTI EMERGENZIALI” previsto per lunedì 16 dicembre 2024 presso il Palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila. Come Comitati Civici siamo impegnati da anni nel monitoraggio delle enormi criticità che riguardano l’edilizia scolastica della città dell’Aquila. Tali criticità sono state segnalate al Comune dell’Aquila e pubblicamente in più occasioni. Non trovandole citate nel programma del convegno, desideriamo portarle alla Vostra attenzione.

La prima criticità che segnaliamo riguarda i Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio (MUSP). A 15 anni dal sisma del 2009, sono ancora attivi 17 MUSP, frequentati da 3.587 studenti (dati di maggio 2024). A settembre 2023 il Comune ha pubblicato la prima versione del “Dossier sullo stato della ricostruzione delle scuole a L’Aquila”, più volte aggiornato e arrivato alla versione N.20 in poco più di un anno. A ogni nuova versione, le date del “fine lavori” dei cantieri degli interventi appaiono spostate sempre più in avanti. Un esempio tra tutti è quello del Polo Scolastico San Sisto-Santa Barbara. Nella prima edizione del dossier del settembre 2023, il fine lavori del Polo risulta previsto per il 27 luglio 2024. Nell’aggiornamento n.17 del 28 maggio 2024, la data di fine lavori è ancora il 27 luglio 2024, nonostante i lavori fossero a uno stadio iniziale e mancassero dalla data di pubblicazione della revisione aggiornata del dossier – solo 3 mesi.

Nell’aggiornamento attuale del dossier (24 novembre 2024), la data di fine lavori è il 24 dicembre 2024, nonostante il cantiere appaia ancora in ritardo. Riportiamo a titolo di esempio in Allegato 1 tre dossier pubblicati dal Comune (edizione N.1 del 7 settembre 2023, edizione N.17 del 28 maggio 2024, edizione N.20 del 24 novembre 2024) e alcune foto del cantiere del Polo Scolastico San Sisto-Santa Barbara scattate l’11 dicembre 2024, a 14 giorni dal previsto “fine lavori”.

L’esempio del cantiere del Polo Scolastico San Sisto-Santa Barbara è esemplificativo di molte altre pianificazioni presenti nel dossier, dove le date di “fine lavori” vengono dichiarate e poi aggiornate, in avanti nel tempo. Inoltre il dossier traccia, per quanto aleatoria, la data di “fine lavori”, ma non quella dell’inaugurazione della nuova scuola. Non è chiaro, quindi, se il Comune dell’Aquila abbia un piano di dismissione dei MUSP, con la pianificazione di quando le classi nei MUSP saranno spostate nei nuovi edifici. Tale piano è stato richiesto a maggio 2024 da un consigliere comunale ma a oggi, dopo 7 mesi, non è stato ancora reso disponibile. Al contrario, uno degli interventi di ricostruzione descritti nel dossier prevede “l’adeguamento e l’ampliamento del MUSP esistente”.

Invece di essere dismessi, i MUSP sembrano diventare definitivi. A oggi non si sa se, e quando, i MUSP verranno definitivamente dismessi. Questa mancanza di informazioni lascia migliaia di bambini e di famiglie in una eterna incertezza e precarietà.

L’altra enorme criticità dell’edilizia scolastica della città dell’Aquila riguarda la vulnerabilità sismica degli edifici scolastici. Dai dati presentati a ottobre 2024 dal Comune dell’Aquila a seguito di un accesso agli atti, è emerso che esistono molti plessi scolastici con un indice di vulnerabilità sismica (SLV) pari a 0.15, altri con SLV pari a 0.3. Sono edifici giornalmente frequentati da migliaia di alunne e alunni e lavoratori e lavoratrici della scuola.

Considerata la criticità dei dati di vulnerabilità sismica, nel novembre 2024 è stato chiesto al Comune dell’Aquila l’elenco degli interventi di adeguamento sismico fatto negli anni sugli edifici scolastici, e la pianificazione degli ulteriori interventi. Non c’è stata a oggi risposta da parte del Comune dell’Aquila. Inoltre, in una delibera di Giunta Comunale del 2019 (n.356 del 2 settembre 2019), veniva riportato che il Comune avrebbe stipulato con l’Università dell’Aquila un accordo per la definizione di una “metodologia che permetterà al Comune di ottenere una valutazione univoca ed omogenea della sicurezza sismica degli edifici scolastici attualmente in uso”.

A oggi, dopo 5 anni, è stata chiesta al Comune tale metodologia, e l’esito di tale valutazione. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta.

Abbiamo deciso di sottoporre alla Vostra attenzione questi aspetti, in qualità di esperti sulle tematiche in oggetto. Riteniamo infatti che il tema della “CONTINUITÀ SCOLASTICA A SEGUITO DI EVENTI EMERGENZIALI” non possa essere affrontato senza discutere nel convegno anche queste reali criticità, presenti nella città dell’Aquila dopo 15 anni dal sisma. Criticità che, ai nostri occhi di genitori di bambini e bambine che frequentano ogni giorno quei MUSP o quelle scuole così fragili, appaiono oggi criticità non gestite e senza una pianificazione per la loro definitiva risoluzione.

Cordiali saluti,

Silvia Frezza
Portavoce della Commissione OLTRE IL MUSP
Massimo Prosperococco
Portavoce del Comitato Scuole Sicure