13 Gennaio 2025 - 16:33:45
di Martina Colabianchi
“Esposti alle rigide temperature e all’indifferenza istituzionale: sono i senza fissa dimora del Comune dell’Aquila. Nonostante l’aumento preoccupante del numero di cittadini che vivono per strada e gli appelli social che si moltiplicano per dare loro una mano, l’amministrazione comunale non ha intenzione di mettere in campo nessuna soluzione strutturata che possa arginare il fenomeno. Mentre le temperature scendono drasticamente, la città dell’Aquila si distingue negativamente rispetto ad altre città abruzzesi, anche governate da amministrazioni di centrodestra come Pescara, per la totale assenza di politiche e progetti specifici volti a salvaguardare le persone senza fissa dimora e in condizioni di fragilità“.
Lo scrivono, in una nota, i consiglieri comunali di opposizione Lorenzo Rotellini e Paolo Romano.
“Emblematica – proseguono – è stata la decisione della maggioranza consiliare di bocciare un emendamento a firma Rotellini Romano che avrebbe voluto destinare gli alloggi equivalenti e il patrimonio immobiliare del Comune a progetti specifici per le persone senza fissa dimora. Inoltre, scarseggiano anche i MAP per le cosiddette fragilità. Si tratta di una situazione inaccettabile, che denuncia la mancanza di visione e sensibilità di un’amministrazione che dovrebbe invece rappresentare e tutelare tutti i suoi cittadini, soprattutto i più fragili. Né il settore delle Politiche Sociali né quello del Patrimonio del Comune dell’Aquila sembrano non avere a cuore questa problematica, che si aggrava ulteriormente con le rigide temperature invernali“.
“A peggiorare la situazione, – affondano i due consiglieri – sembrerebbe che l’assessore alle Politiche Sociali, Emanuela Tursini, sia più impegnata a coltivare il proprio futuro professionale che la vede nella duplice veste di Assessore comunale e di Dirigente ASL che a occuparsi di chi vive in condizioni di marginalità. Sullo sfondo delle carriere personali restano le persone in difficoltà che avrebbero urgente bisogno di politiche concrete e di un’amministrazione presente e attenta“.
“Invitiamo il Comune dell’Aquila e chi lo rappresenta a rivedere con urgenza le proprie priorità e ad attivarsi concretamente per mettere in campo soluzioni che garantiscano dignità e sicurezza a chi oggi è abbandonato a sé stesso. La politica deve essere al servizio della comunità, non un palcoscenico per ambizioni personali“, concludono Rotellini e Romano.
Anche il Movimento Celestiniano, che gestisce la mensa dei poveri in città, si è espresso sulla problematica lanciando una proposta analoga a quella dei due consiglieri di minoranza.
“Sulla scia dell’esempio di altre città abruzzesi – ha detto a tal proposito Paolo Giorgi – gli enti locali dovrebbero mettere a disposizione di chi non ha un tetto degli alloggi, magari utilizzando strutture rimaste inabitate del progetto Case“.
Una proposta che tiene conto del progressivo spopolamento di alcune aree degli alloggi antisismici anche nelle immediate prossimità dell’area di piazza D’Armi, come ad esempio il complesso di Sant’Antonio.
“Noi potremmo offrire, a titolo gratuito, il nostro contributo nella gestione di questi spazi – sottolinea Giorgi – magari mettendo a disposizione della collettività l’esperienza che abbiamo maturato sul campo in questi anni di accoglienza qui negli spazi di piazza d’Armi“.