13 Gennaio 2025 - 18:13:26
di Martina Colabianchi
Non arretra il Partito Democratico aquilano sul fronte della sicurezza sismica delle scuole in città, questione esplosa dopo il disvelamento dei dati sugli indici di vulnerabilità sismica che, in alcuni edifici, sono inferiori alla norma dello 0,6.
Questione che riapproderà molto probabilmente in un Consiglio comunale straordinario richiesto dai Dem e che tornerà ancora all’attenzione della politica nazionale con una visita ispettiva di un gruppo di parlamentari organizzata dal senatore Michele Fina. Non a caso a inizio anno quando, spiega Fina, “i genitori sono chiamati a decidere sul futuro scolastico dei propri bambini e dei propri ragazzi“.
Queste le novità emerse in una nuova conferenza stampa sul tema, dove si è ribadito il “fallimento” del sindaco Biondi su questo fronte, tacciato di aver dato segnali di attenzione solo dopo le richieste di chiarimenti di Antonella Conio, preside dell’Istituto comprensivo “Alighieri”, dove era stata avviata anche una raccolta firme dei genitori degli alunni da consegnare proprio al primo cittadino. Una delle due scuole interessate è quella del Torrione che, infatti, rientra tra gli undici edifici non a norma e per cui è stato recentemente approvato un progetto di fattibilità tecnica ed economica inerente proprio ai lavori di miglioramento sismico. Con questo progetto, il Comune parteciperà alla procedura di accesso al finanziamento disciplinato da decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Alla preside il sindaco Biondi, parlando di “allarmismo ingiustificato“, aveva risposto che “tutti gli edifici scolastici sono stati sottoposti, dopo il sisma del 2009, a interventi di rinforzo strutturale realizzati dal Provveditorato alle Opere Pubbliche, ente del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tali edifici possiedono, dunque, regolare certificato di idoneità sismica e statica. Agli esiti disponibili faremo seguire tuttavia ulteriori approfondimenti che prevediamo di compiere con un maggiore livello di dettaglio“.
Però, ribatte il Pd, in questi anni non si è provveduto ad alcun intervento sebbene la normativa indicasse alle amministrazioni di istruire un cronoprogramma di miglioramento sismico (o di adeguamento) del patrimonio esistente. Da qui, la volontà di andare a fondo anche per conoscere cosa si intenda fare per i restanti plessi con indici di vulnerabilità simili e con quali risorse.
“Vogliamo sapere dall’amministrazione se c’è un cronoprogramma di interventi previsto, come prevede la normativa – spiega il consigliere Dem Stefano Albano -. Oppure se, come temiamo, non c’è alcuna pianificazione per intervenire sulle scuole e alzare l’indice di sicurezza sismica degli edifici scolastici. Io trovo assurdo che in una città come L’Aquila ci si nasconda dietro al fatto che la normativa non impone di fare degli interventi diretti da questo punto di vista. Ma di cosa stiamo parlando? Al fianco di quello che prevede la norma c’è una questione di opportunità. In questa città la questione sicurezza delle scuole diventa una questione che ha rango nazionale, bene ha fatto infatti Michele Fina a portare anche in Senato la vicenda e a chiedere conto al Ministero“.
Il consigliere entra poi nel merito delle prossime attività che si intendono mettere in atto in Consiglio comunale.
“Noi vogliamo fare un Consiglio comunale straordinario per far sì che le due cose finora disattese, un cronoprogramma e quindi la pianificazione, e la concertazione con i cittadini, possano essere ripristinate. Per far sì che ci sia una discussione trasparente, noi abbiamo pensato una serie di audizioni dei dirigenti scolastici, dei rappresentanti dei genitori e dei comitati che chiedono a gran voce, da questo punto di vista, risposte concrete, e contemporaneamente rispetto al cronoprogramma vogliamo sapere quali interventi prevede di fare l’amministrazione, con quali tempi, con quali risorse e soprattutto, edificio per edificio, rispetto a quale indice di miglioramento sismico pensano di poter arrivare a raggiungere un risultato“, conclude Albano.
“Di fronte a quanto denunciato da esperti, comitati e docenti l’amministrazione comunale non ha fatto sostanzialmente niente, e dovrebbe ricordarsi quello che diceva quando non guidava la città – dichiara il senatore Michele Fina -. Parlano di allarmismo, ma i dati ci raccontano un’altra situazione, quindi noi porteremo all’inizio di febbraio una delegazione di parlamentari, così come hanno richiesto gli stessi comitati in una lettera inviata al presidente della Repubblica, per vedere con i loro occhi quale è la condizione dei Musp e delle nostre strutture scolastiche affinché possa esserci quello che la città merita, cioè un occhio nazionale su una vicenda che riguarda il cuore di questa città e cioè i suoi bambini, i suoi ragazzi e l’istruzione“.