Coldiretti, Sant’Antonio, dall’Abruzzo a Roma giovani fattorie under 30

17 Gennaio 2025 - 16:45:34

Dalla terapia con gli asini a quella con gli alpaca abruzzesi, la
Fattoria Italia rappresenta la nuova frontiera dell’agricoltura sociale
con la capacità di offrire servizi e assistenza alle categorie più
deboli, a partire dai disabili, proponendo un modello di welfare
agricolo sostenuto da quasi 8 italiani su 10 (77%) che vedono nelle
campagne un’opportunità per l’inclusione di persone in condizioni di
svantaggio sociale o sanitario. Ad affermarlo è un’analisi di Coldiretti
su dati Censis diffusa in occasione della festa di Sant’Antonio Abate,
patrono degli animali, con asini, cavalli, mucche, pecore e conigli,
portati questa mattina a San Pietro (Roma) assieme all’Aia (Associazione
Italiana Allevatori) per la tradizionale benedizione. Tra i tanti
agricoltori e allevatori anche una delegazione di abruzzesi, capitanati
da Cristiana Lauriola, Delegata di Coldiretti Giovani Impresa Pescara.

L’interazione con gli animali è uno degli aspetti più importanti del
welfare rurale, un approccio innovativo che unisce – spiega Coldiretti
Abruzzo – l’agricoltura alle pratiche sociali, con l’obiettivo di
promuovere l’inclusione sociale, il benessere e lo sviluppo sostenibile.
L’interazione con gli animali, in particolare, può portare a numerosi
benefici, sia a livello fisico che psicologico. Un esempio sono le
attività di pet therapy che aiutano a ridurre lo stress, l’ansia e la
depressione.

“In Abruzzo sono tante, soprattutto tra i giovani agricoltori, le
aziende che stanno sviluppando questo tipo di attività – spiega
Cristiana Lauriola, 30 anni, laureata in lettere e titolare di una
fattoria didattica a Serramonacesca in cui vengono allevati alpaca e
altri animaletti “socializzati” che interagiscono con i bambini di tutte
le età – si inizia con la conoscenza degli animali per passare al
contatto, alla carezza e alla cura fino ad arrivare alla realizzazione
di percorsi pedagogici e didattici. L’incontro con gli animali può
migliorare l’equilibrio, la coordinazione e la forza muscolare, oltre a
favorire lo sviluppo dell’autostima e delle capacità relazionali”.

Insieme alle fattorie sociali, è quindi importante anche il lavoro delle
fattorie didattiche che, con specifici percorsi, dall’incontro con gli
animali favoriscono nei più piccoli lo sviluppo di competenze sociali,
cognitive ed emotive.

Assieme alla attività prettamente terapeutiche e didattiche, gli
allevamenti rappresentano anche un’opportunità di integrazione nella
comunità di individui a rischio di esclusione che vengono coinvolti
attivamente in progetti agricoli in cui apprendono competenze pratiche e
sociali che possono facilitare il loro inserimento occupazionale.

“L’agricoltura – sottolinea Coldiretti Abruzzo – ha contribuito in modo
significativo al miglioramento della qualità della vita di migliaia di
persone, che hanno ricevuto formazione e, in molti casi, sono stati
presenti quotidianamente nelle aziende agricole. Di fronte alle attuali
difficoltà del welfare a far fronte alla dinamica crescente di bisogni
sociali sempre più articolati, la discesa in campo delle imprese
agricole – conclude Coldiretti – portatrici di valori di solidarietà e,
al contempo, con capacità operative di tipo manageriale, può dare un
contributo rilevante. In Abruzzo abbiamo fattorie didattiche e fattorie
sociali di eccellenza, conosciute come nel caso di Rurabilandia in tutta
Italia per storia e progetti ma soprattutto per il lavoro di recupero ed
integrazione di portatori di disabilità”.