22 Gennaio 2025 - 12:58:36
di Tommaso Cotellessa
La Banca del Fucino continua il suo impegno a favore del patrimonio artistico e culturale del territorio, sostenendo il restauro della grande tela raffigurante la Visitazione, parte di una pala d’altare della storica Chiesa di San Francesco di Paola all’Aquila. L’opera, datata 1725, è firmata dal pittore milanese Bernardo Strada e misura quasi 3 mq. Rappresenta la visita della Vergine Maria alla cugina Elisabetta, dopo aver appreso che quest’ultima, nonostante l’età avanzata, sarebbe divenuta madre.
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Il dipinto, commissionato dalla Corporazione dei Sarti della città, racconta un episodio significativo della storia religiosa e sociale aquilana, poiché la corporazione deteneva un altare all’interno della chiesa, dedicandosi alla vita religiosa dei suoi membri. Al centro del dipinto, la Vergine è raffigurata mentre rivolge lo sguardo a Elisabetta, che indossa un velo bianco. Accanto a loro, si trovano due soggetti maschili, mentre in alto a sinistra un fascio di luce simbolizza la presenza divina.
La Chiesa di San Francesco di Paola ha subito gravi danni durante il sisma del 6 aprile 2009, con il crollo delle coperture e di parte delle murature perimetrali. Nonostante il dipinto non sia stato danneggiato direttamente, il passare del tempo e la perdita di tensione hanno compromesso la leggibilità dell’opera, che presenta segni di deformazione.
Il restauro, che inizierà nel mese di febbraio, sarà curato dalla restauratrice Norma Carnicelli e si svolgerà seguendo le direttive del Mibact. L’intervento è previsto durare tra i 4 e i 6 mesi e restituirà all’opera il suo splendore originale.
Roberto Bellomi, Area Manager Abruzzo e Marche della Banca del Fucino, ha dichiarato:
“È con soddisfazione che sosteniamo il restauro della tela della Visitazione della Chiesa di S
Francesco di Paola all’Aquila per restituire all’opera il suo splendore originale. Questo progetto
segue diverse altre iniziative in ambito artistico e riflette il nostro impegno a valorizzare il
patrimonio culturale italiano, in tutte le sue sfaccettature. Come Banca del Fucino vogliamo
essere sempre di più Banca delle comunità e dei territori, promuovendo un modello insostituibile
di finanza di prossimità”