28 Gennaio 2025 - 16:33:55

di Giustino Masciocco

Lo scorso autunno, l’Asbuc di Tempera, con una lettera indirizzata al sindaco Pierluigi Biondi, (leggi qui) chiedeva una fattiva collaborazione tra i beni separati ed il comune dell’Aquila, per meglio interpretare i bisogni della frazione di Tempera. Purtroppo, tale appello è rimasto inascoltato e, all’Asbuc di Tempera, non è rimasto altro che diffidare il Comune, riservandosi di adire le vie legali per il rispetto delle convenzioni in essere.

In particolar modo, il nodo principale, riguarda i rapporti tra l’Asbuc ed il Comune e ruota intorno all’annosa e preoccupante vicenda che ha per oggetto (come scritto nella diffida del 9 gennaio ca) ( .. le convenzioni stipulate da codesto comune in data 18 dicembre 2014 e in data 6 novembre 2014 con la Inerti Aquilana srl per la concessione di un vasto compendio di uso civico dei naturali di Tempera da destinare ad attività estrattiva”

Nel testo della diffida inviata al Comune, l’Asbuc di Tempera, ha richiamato una nota del 20 aprile 2022 inoltrata dell’amministrazione comunale alla Inerti Aquilana srl, con la quale, l’ufficio preposto, richiedeva il rispetto degli obblighi contrattuali con un versamento di euro 1.526.477,95 composto dalle seguenti voci:

Euro  209.043,88 a titolo di contributo annuo del 2012 al 2019

Euro  352.101,64 a titolo di canone per materiale estratto dal 2012

Euro  965.332,43 a titolo di canone per materiale estratto dal 2012 al 2019

Inoltre, sempre all’interno della diffida dell’Asbuc nei confronti del Comune, si afferma “ Tale esorbitante condizione debitoria è la conseguenza delle modalità a dir poco negligenti con cui il Comune ha gestito le due convenzioni stipulate nell’interesse dell’Asbuc, consentendo alla Inerti Aquilana srl di proseguire fino al 2019 nella sua attività estrattiva nonostante che si fosse resa inadempiente rispetto ai suoi obblighi”

Come risulta evidente, i danni prodotti ai naturali della Frazione di Tempera, sono di notevole entità, con quelle somme si sarebbe potuto operare in loro favore sia con opere pubbliche sia con quelle sociali.

L’Asbuc, sempre nella comunicazione del 9 gennaio ca., ha deciso di diffidare l’amministrazione comunale a compiere un’azione di recupero degli importi richiesti alla Inerti Aquilana srl, sperando che le fidejussioni rilasciate dalla società siano ancora in vigore e che possano essere escusse.

Sarebbe molto grave se, chi ha avuto il compito all’interno del Comune, di sorvegliare le convenzioni si sia distratto. Le indiscrezioni raccolte ci dicono che il Comune avrebbe già provato ad escutere le fidejussioni ricevute ma senza alcun risultato, vogliamo credere che le fidejussioni rilasciate a garanzia dei contratti da parte dell’Inerti Aquilana srl, siano state redatte in conformità alle norme che le riguardano.

Anche in questo caso il Comune dell’Aquila rischia di dover riconoscere un debito fuori bilancio di oltre 1.500.000,00 euro, che importa, tanto paga sempre pantalone.