31 Gennaio 2025 - 10:20:16
di Tommaso Cotellessa
Domenica 2 febbraio, alle ore 18, l’Auditorium del Parco dell’Aquila ospiterà un evento musicale di altissimo livello nell’ambito della stagione concertistica della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”. Protagonista della serata sarà il celebre Quartetto di Cremona, uno dei più affermati ensemble italiani a livello internazionale, che celebra quest’anno il 25° anniversario di carriera con un tour ricco di appuntamenti in Italia e all’estero, oltre alla pubblicazione di un nuovo album dedicato all’Arte della Fuga di Bach.
Per questa speciale occasione, il Quartetto sarà affiancato dal rinomato clarinettista spagnolo Pablo Barragán, artista di straordinaria raffinatezza sonora, tecnica impeccabile e spiccato carisma scenico. Barragán, docente presso l’Accademia Barenboim-Said di Siviglia e protagonista di importanti collaborazioni con orchestre e formazioni cameristiche di prestigio, si esibirà con il Quartetto di Cremona in un programma che unisce il classicismo viennese all’intensità della musica contemporanea.
Il concerto prevede l’esecuzione del celebre Quintetto per clarinetto e archi K 581 di Wolfgang Amadeus Mozart, capolavoro assoluto della musica da camera, noto per il suo equilibrio timbrico e la scrittura sublime per il clarinetto. Accanto a questo pilastro del repertorio, il pubblico potrà ascoltare un’opera di grande impatto emotivo e virtuosistico: “The Dreams and Prayers of Isaac the Blind” del compositore ebreo argentino Osvaldo Golijov.
Composto nel 1994, il brano di Golijov è una sorta di epopea musicale che ripercorre la storia dell’ebraismo attraverso tre lingue: aramaico, yiddish ed ebraico. La scrittura per clarinetto è estremamente complessa e richiede l’uso di ben quattro strumenti diversi (clarinetto in Si bemolle, in La, basso e in Do), oltre a una padronanza tecnica straordinaria, con l’integrazione di elementi tipici della musica klezmer. Questa scelta compositiva non è fine a sé stessa, ma si radica profondamente nella sensibilità artistica dell’autore, creando un ponte ideale tra la tradizione e la modernità.
L’esecuzione di quest’opera, in prossimità della Giornata della Memoria, assume un significato ancora più profondo, ponendo in dialogo il capolavoro mozartiano e la potente espressività della musica di Golijov.