07 Febbraio 2025 - 17:46:34

di Marco Giancarli

Con mazze e coltelli intimidivano i frequentatori di alcuni stabilimenti balneari della costa pescararese. In un’occasione il gruppo composto di ragazzi di nazionalità straniera aveva commesso una vera e propria estorsione, strappandole di mano il telefono ad un malcapitato e pretendendo un pagamento per la restituzione.

Una situazione che non è sfuggita alla Polizia di Stato che ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per due 17enni stranieri, disposta dal GIP di L’Aquila, per estorsione ed atti persecutori.

La richiesta della misura era stata fatta dalla Procura dei Minorenni di L’Aquila, a fronte degli elementi investigativi rappresentati dalla Squadra Mobile pescarese, che si era occupata di una serie di episodi che si erano verificati nell’agosto scorso nelle zone centrali di Pescara, riuscendo ad individuare un gruppo di giovani stranieri nordafricani che erano soliti intrattenersi in prossimità della stazione e degli stabilimenti balneari, soprattutto in ore serali e notturne, approfittando della forte affluenza di persone per commettere reati predatori o anche semplicemente per vessare ignari malcapitati, avvalendosi della forza del gruppo e, talvolta, armati come detto anche di mazze e coltelli.

I due arrestati avrebbero agito in gruppo insieme agli altri maggiorenni, 6 dei quali erano stati già arrestati a novembre scorso, quando il GIP e la Procura di Pescara avevano ravvisato a carico di questi ultimi un’associazione a delinquere «finalizzata alla commissione di più reati di violenza privata, minaccia aggravata, percosse, estorsioni… mediante scorribande nel centro cittadino in tempo di notte e vessazione di occasionali passanti».