11 Febbraio 2025 - 11:13:01
di Martina Colabianchi
Sono state oltre 624mila le chiamate arrivate al Numero Unico di Emergenza (Nue) nel corso del primo anno di attività della Centrale Unica di Risposta in Abruzzo.
L’importante dato è stato condiviso durante l’evento “Nue 112: un anno insieme“, svoltosi all’Emiciclo in occasione della Giornata europea del Numero Unico di Emergenza 1-1-2 e un’ottima occasione per tracciare un bilancio di quanto fatto a beneficio della sicurezza della regione.
Circa un anno fa il taglio del nastro alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Da allora, la Centrale è attiva 24 ore su 24 con il compito di unificare le richieste d’intervento che giungono ai numeri di emergenza 112-113-1530-115-118, fino a quel giorno divise tra le varie forze dell’ordine.
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Il sistema consente una risposta più rapida ed efficiente alle richieste di aiuto dei cittadini, ottimizzando i tempi di intervento e migliorando il coordinamento tra le diverse strutture operative. Fondamentale, infatti, la sua funzione di “filtro” che ha permesso di far arrivare alle forze dell’ordine solo le chiamate che segnalavano una reale emergenza. Più della metà infatti, come spiegato dal direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Mauro Casinghini, non sono state inoltrate perché “improprie”.
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«Un anno sicuramente molto intenso – ha dichiarato Casinghini -. Abbiamo iniziato esattamente un anno fa questa importante parentesi della sicurezza in Abruzzo, allineandoci a livello nazionale. Sono state oltre 620mila le chiamate che sono arrivate al Numero Unico di Emergenza, ed importante è stato il filtro perché di queste 620mila chiamate più della metà sono rimaste alla centrale operativa perché non di emergenza, le cosiddette ‘improprie’. L’altra metà sono state, invece, inoltrate alle centrali di secondo livello, quindi alle forze dell’ordine che rispondono alle emergenze».
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Intanto Casinghini, che dal 2020 guida la Protezione civile abruzzese, sta per concludere il suo mandato.
«Immagino di lasciare una Protezione civile di cui l’Abruzzo deve andare orgoglioso, soprattutto una Protezione civile che è all’altezza di questa regione, dato anche il grande tributo che questa ha pagato in termini di sofferenza durante gli ultimi anni – ha dichiarato alla stampa -. Lascio una Protezione civile molto cresciuta anche nei numeri, perché ha un organico importante. È un’agenzia autonoma, organizzata per poter rispondere davvero alle emergenze. La lascio in mano a colleghi molto validi, seri, motivati e anche molto giovani, che certamente porteranno avanti la Protezione civile regionale al di là di chi sarà poi il direttore che guiderà questa barca».
Nella stessa giornata dedicata al Numero Unico di Emergenza, nel pomeriggio Centrale aperta al pubblico con un open day dedicato ai cittadini.