12 Febbraio 2025 - 15:45:28

di Tommaso Cotellessa

Sta facendo discutere a L’Aquila la graduatoria per i finanziamenti previsti dall’avviso Grandi Eventi 2024 della Regione Abruzzo e che vede la manifestazione del Jazz italiano per le Terre del Sisma grande esclusa a causa della carenza di fondi disponibili. La kermesse, nata come simbolo di rinascita culturale grazie all’input dei jazzisti italiani e con Paolo Fresu tra i primi organizzatori, non è rientrata neanche nei fondi previsti dall’altro avviso, più generico, dedicato agli eventi culturali. Soffermandoci sul bando Grandi Eventi 2024, andando a consultare gli allegati della graduatoria, si scopre che l’evento perde punti sulla rilevanza nazionale e non ottiene il massimo per quanto riguarda la longevità.

Le parole del presidente Marsilio

Ai nostri microfoni il presidente Marsilio ha chiarito la sua posizione in merito a questa circostanza, chiarendo che non è compito della politica stilare la graduatoria per finanziamenti di questo tipo, ma è compete a commissioni tecniche. «Se mai la politica si intromettesse nella valutazione di questi progetti e nell’attribuzione dei punteggi sarebbe non solo inopportuno ma addirittura illegale» ha sottolineato lo stesso Marsilio. «La commissione ha fatto le sue valutazioni, possono piacere o non piacere, io registro però il fatto che vorrei che si conoscesse meglio questo strumento».

Dopo aver chiarito la sua posizione il governatore, ha infatti illustrato le caratteristiche del bando che hanno portato alla penalizzazione della manifestazione che da anni riempie la città dell’Aquila delle note del Jazz di grandi musicisti provenienti da tutto il mondo.

Si tratta – come ha tenuto a precisare Marsilio – di una graduatoria di finanziamenti che viene stilata in base ad una legge ormai molto datata che premia le manifestazioni storiche che hanno una lunga storia alle spalle. Fra le obiezioni tuttavia vi è anche la mancata assegnazione del massimo punteggio alla categorie relativa alla rilevanza nazionale della manifestazione. Marsilio ha commentato questo tema dichiarando «posso condividere sul piano personale una valutazione di questo tipo, però tecnicamente avrebbe potuto avere un solo punto in più e non avrebbe comunque scalato la classifica in maniera sufficiente da entrare tra i beneficiari».

Prima di concludere il presidente ha precisato che «dal punto di vista del sostegno pubblico – la manifestazione del Jazz a L’Aquila – è molto ben sostenuta, bisogna ringraziare il comune dell’Aquila il sindaco Pierluigi Biondi che su questa manifestazione ha molto investito da tempo, mi risulta che intorno ai circa 130 mila euro di investimento richiesto già almeno 100 siano coperti dal Comune dell’Aquila, quindi non manca moltissimo per completare l’intera copertura economica dell’intervento, sarebbe nostro piacere e sarà nostro piacere poterlo fare se ci saranno le condizioni perché questo accada, però credo che sia opportuno spiegare il tecnicismo per il quale questa graduatoria penalizza questo evento».

L’attacco del Partito Democratico

Il segretario del PD L’Aquila, Nello Avellani, è intervenuto con un duro affondo contro la Regione Abruzzo e chiedendo al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi di intervenire sulla vicenda. Pe Avellani si tratta «dell’ l’ennesimo scempio dei “barbari” calati da Roma su Regione Abruzzo, l’ennesimo sfregio alla città dell’Aquila nel silenzio del sindaco “assente” che, per ragioni di carriera politica, professa la disciplina di partito a scapito degli interessi della comunità che dovrebbe rappresentare; d’altra parte, il sindaco “assente” non ha mai nascosto la volontà di cancellare tutto ciò che di buono avevano ottenuto le amministrazioni di centrosinistra, dal Festival della Partecipazione – scappato via a Bologna – al Festival della Montagna, recuperato quest’anno dopo anni di oblio. Non vorremmo mai accadesse anche al Jazz Italiano per le terre del sisma, una delle pochissime esperienze post sisma che ha davvero restituito una vocazione nazionale, una riconoscibilità culturale chiara alla città, con migliaia e migliaia di appassionati che, ogni anno, giungono in città per l’evento. Eppure, la X edizione del festival non ha ricevuto i finanziamenti regionali a rimborso degli eventi 2024, né nell’ambito dell’avviso per i Grandi Eventi né di quello destinato ad altri eventi culturali. Carenza di fondi, questa la giustificazione: sono state preferite altre iniziative culturali.

Il festival – spiega Avellani – aveva presentato spese ammissibili per 135 mila euro a valere sul bando Grandi Eventi, con una richiesta di contributo di 25 mila euro: pur ammesso a valutazione, il Jazz Italiano per le terre del sisma non è stato finanziato, a differenza dell’associazione culturale Ennio Flaiano, dell’associazione Castelnuovo-Tedesco, dell’Academia musicale marino di Caramanico, dell’Associazione culturale Mente Locale, per citare soltanto alcuni degli eventi finanziati.

Curiose le modalità: sul criterio della “rilevanza nazionale”, il Festival ottiene 2 punti su 5, quanto il Galà della Moda di Alba Adriatica. Per dire. Curioso che, per lo più, siano state finanziate iniziative organizzata sulla costa adriatica.

Rispondendo all’altro avviso, per gli eventi culturali generici, gli organizzatori avevano chiesto invece un contributo di 25 mila euro: di nuovo, pur ammesso a valutazione, il Jazz Italiano per le terre del sisma non è stato finanziato, a differenza di Abruzzo Danza e spettacolo, dell’Associazione dei Cori d’Abruzzo per l’iniziativa ‘Cori in Festa’, dell’associazione culturale Adriatica cabaret, dell’associazione Altofino per ‘Valfino al canto 2024’, di varie Pro Loco per i loro eventi – tra le altre, quelle Penne, Corropoli e Pianella – oltre che dei comuni di Alba Adriatica, Canistro, Capistrello, Atri, Caramananico, Giulianova, Montesilvano, Navelli, Penne, Pescara, Prezza e Tortoreto, per citarne alcuni, per appuntamenti di respiro locale.

Stando all’Aquila, tra le altre, sono state finanziate l’associazione L’Aquila Young per ‘eventi 2024’, l’associazione Cantiere cultura per il ‘Gran Sasso Book Fest’ e L’Aquila che rinasce per l’iniziativa ‘Sulle tracce del Drago’, fortemente voluta dal presidente del Consiglio comunale e assessore regionale Roberto Santangelo.

Neanche un euro, invece, al Jazz italiano per le terre del sisma; è stato finanziato, però, Pescara Jazz, con un contributo di 7 mila euro.

Ora, è evidente come sia necessario fare piena luce: chiediamo al sindaco “assente”, tra un impegno nazionale e l’altro, di approfondire – come faremo noi, con i nostri riferimenti regionali – da chi era composta la commissione e quali criteri oggettivi siano stati utilizzati per le valutazioni. L’Aquila non può permettersi di veder indebolito il Jazz Italiano per le terre del sisma che, seppure finanziato con i fondi Restart – ottenuti e pianificati dalle amministrazioni di centrosinistra, che ebbero la straordonaria intuizione di dare vita al festival – merita un riconoscimento anche dalla Regione Abruzzo che deve valorizzarne gli intenti e le prospettive culturali.

D’altra parte, parliamo di un evento davvero qualificante della vita culturale cittadina, uno dei pochissimi di rilevanza nazionale. Ci auguriamo che il sindaco “assente” batta un colpo e faccia sentire la sua voce, a difesa della città».

L’intervento degli organizzatori dell’evento

All’interno della polemica esplosa in città in seguito all’esclusione della manifestazione Jazz italiano per le Terre del Sisma sono intervenuti anche gli organizzatori della manifestazione stessa, chiarendo la loro posizione.

L’Associazione Jazz all’Aquila E.T.S ha chiarito che «Da undici anni il Festival è sostenuto dalla partecipazione, anche finanziaria, di numerose istituzioni private e pubbliche. Tra queste (il cui contributo è riportato nell’area trasparenza del nostro sito internet), oltre al Ministero della Cultura e (in passato) alla stessa Regione Abruzzo, il supporto più significativo, sia in termini economici che di collaborazione istituzionale, proviene dal Comune dell’Aquila. Nel 2024, i contributi pubblici ricevuti ammontano a 100.000 euro da parte del Comune dell’Aquila e a 25.000 euro da parte del Ministero della Cultura. L’amministrazione comunale ha sempre riconosciuto il valore culturale e simbolico de “Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma”, un Festival che negli anni si è affermato non solo come modello di ricostruzione sociale e culturale, ma anche come uno dei principali appuntamenti dedicati alla musica jazz in Italia».

«Confidiamo – concludono gli organizzatori – che la Regione Abruzzo possa riconoscere appieno la rilevanza del Festival all’interno della propria strategia culturale, in un’ottica istituzionale ancora prima che economica», dichiara il presidente Corrado Beldì, a nome di tutto il direttivo. «In ogni caso, grazie al sostegno delle altre istituzioni, in particolare del Comune dell’Aquila, e alla passione di tutti coloro che credono in questo progetto, continuiamo a coltivare lo spirito che ha reso questo evento un punto di riferimento culturale di rilievo nazionale. Confermiamo con determinazione il nostro impegno per l’edizione 2025: l’appuntamento è nelle piazze e nelle strade dell’Aquila il 6 e 7 settembre.»