21 Febbraio 2025 - 16:28:25

di Martina Colabianchi

Il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio ha emesso un’ordinanza con cui dispone la chiusura della struttura di accoglienza in via Santa Maria di San Pelino.

All’origine della decisione, le note vicende che hanno interessato la frazione e l’esistenza di gravi motivi di igiene pubblica e sanità all’interno della struttura.

Solo qualche giorno fa, il primo cittadino aveva chiesto al Prefetto Dell’Aquila Giancarlo Di Vincenzo provvedimenti sulla struttura di accoglienza che presentava diverse criticità e anomalie.

I minori non accompagnati presenti, infatti, erano stati allontanati, presumibilmente dai gestori, ma l’edificio non era stato del tutto liberato e all’interno della struttura di accoglienza permaneva un nucleo familiare con una donna e due bambini piccoli, oltre a un pregiudicato.

I servizi sociali del Comune di Avezzano hanno subito contattato quelli di Reggio Emilia, che avevano inviato la famiglia nella struttura di San Pelino, chiedendo di spostare il nucleo familiare in un’altra situazione abitativa idonea.

Dopo la relazione dei Carabinieri di Avezzano, del 3 febbraio scorso, che rilevava una serie di irregolarità gravi nell’edificio, infatti, nei giorni scorsi sono stati effettuati sopralluoghi da servizi sociali del Comune e dalla Polizia locale di Avezzano, che hanno constatato come il nucleo familiare fosse ancora ospitato a San Pelino, permanendo le stesse condizioni precarie già rilevate, tra cui sporcizia diffusa, impianti fuori norma, letti e mobili precari, assenza di certificazioni di sicurezza e rischio incendi.

Di fronte al permanere di questa situazione, quindi, il sindaco ha deciso di intervenire a tutela degli stessi ospiti, della salute pubblica e per garantire il rispetto delle normative, evidenziando anche come quella realtà non era in possesso di alcun tipo di autorizzazione.

L’ordinanza emessa, quindi, impone la chiusura e l’evacuazione immediata degli ospiti della struttura ad opera dei responsabili della fondazione che la gestisce e, contestualmente, il divieto di utilizzo dei locali e la trasmissione del provvedimento a Prefettura e Questura dell’Aquila, alla Procura di Avezzano, ai Tribunali e Procure per i minorenni di L’Aquila, Bologna e Roma, al Comune di Reggio Emilia, oltre che alle forze dell’ordine, affinché siano svolte le verifiche di legge e si impedisca il ritorno di chicchessia nell’edificio di via Santa Maria a San Pelino.

«Ospitare persone fragili significa garantire loro sicurezza e dignità, così come va sempre tutelata la serenità e tranquillità dei residenti della frazione», ha dichiarato il sindaco Di Pangrazio.